Titolo: Bikes vs Cars
Regia: Fredrik Gertten
Anno: 2015
Paese: Svezia
Giudizio: 4/5
Bikes vs Cars descrive una crisi
globale di cui tutti abbiamo il dover di parlare. Il clima, le
risorse del pianeta, le città la cui l'intera superficie è
consumata dalle automobili, un traffico caotico, in crescita
continua, sporco e rumoroso. La bicicletta sarebbe un ottimo
strumento per cambiare la situazione, ma i poteri che lucrano sul
traffico privato investono ogni anno miliardi in azioni di lobbying e
pubblicità per proteggere i loro affari. Nel film incontriamo
attivisti e pensatori che lottano per città migliori e che rifiutano
di smettere di pedalare nonostante il crescente numero di ciclisti
uccisi nel traffico.
Bikes vs Cars: è una guerra o una città? O una guerra quotidiana che attivisti paladini compiono senza mezzi termini lasciandoci anche la vita come spesso capita soprattutto in Brasile.
Bikes vs Cars è un documentario
intelligente che approfondisce molto bene il discorso legato a coloro
che non possono rinunciare alla bicicletta.
Saggio e mai banale, è un film che
prima di tutto ci regala un sacco di preziose informazioni.
Un docu che spazia molto in termini
geografici, portandoci da un estremo all'altro, in uno schema corale
di racconti e scoperte davvero entusiasmanti.
I temi sono tanti, troppi forse, tutti
ancorati grazie ad un credo straordinario che muove i suoi
protagonisti a cercare sempre più di scommettere su questo prezioso
mezzo.
Il traffico, i problemi climatici
legati all'inquinamento, la scarsa pianificazione urbana, una lotta
contro una industria automobilistica inarrestabile, sono solo alcuni
dei temi sviluppati, certo con molta enfasi e sentimento uniti da una
colonna sonora che cerca sempre di emozionare il suo pubblico, a
sensibilizzarci su tanti problemi che si nascondono dietro
l'industria dell'automobile come ad esempio il fatto che oggi ci sono
un miliardo di automobili nel mondo ed entro il 2020, tale numero
raddoppierà.
Allo stesso tempo pensare al rovescio
della medaglia, ovvero che grazie agli ingorghi nasce la spinta a
pensare politiche di mobilità diverse e infine scoprire alcuni
luoghi simbolo come Copenaghen o Amsterdam dove il quaranta per cento
i pendolari in bicicletta tutti i giorni e dove uno spassoso e
autentico taxista che odia i ciclisti, ovvero la maggioranza, cerca
di farsene una ragione quotidianamente, sono le strategie su cui il
popolo muove il proprio attivismo, le proprie ragioni e i diritti.
Il film di Gertten forse meriterebbe
una visualizzazione più vasta, non solo all'interno del Festival di
Cinemambiente, ma all'interno anche di prestigiosi festival
internazionali.
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