Titolo: American Ultra
Regia: Nima Nourizadeh
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Il film racconta la storia di Mike, un
drogato ormai privo di motivazioni, che vive con la sua fidanzata in
una piccola e sonnolenta cittadina. Una notte le loro vite subiscono
una svolta inattesa quando il passato di Mike torna a tormentarlo:
diventerà l’obiettivo di un'operazione governativa per farlo
fuori.
American Ultra, opera seconda del
regista di PROJECT X, mi ha lasciato perplesso contando che speravo
di divertirmi davvero tanto.
Sembra un incrocio tra una commedia in
cui il tema è lo sballo (e io amo spesso e volentieri questo genere
di film), di cui la lista è così nutrita che non ne menzionerò
nemmeno uno, è una cosa del tipo THE GUEST, per cercare di trovare
qualcosa di accattivante, che non mi era piaciuto al 32°TFF per poi
rivalutarlo in parte più tardi.
Il cast di questo film è interessante
a parte la Stewart che non dovrebbe fare l'attrice, mentre Eisenberg
certo funziona di più in film drammatici come DOUBLE o NIGHT MOVES
che non in ruoli "action", ma qui, anche complice un'ironia
pervasiva per tutto il film, crea alti e bassi senza mai trovare un
bilanciamento.
Il problema più grosso di questa
confusa Action comedy o meglio "Stoner comedy", colorata e
strampalata, che sembra ironizzare su tutto, dalle sostanze
psicotrope all'ingenuità del sistema governativo e militare yankee,
è il fatto di creare un ibrido senza mai sfaccettarlo in nessuna
critica, che forse non interessa o non vuole fare emergere il
regista.
Rincorre su se stessa un'idea ingenua e
forse un po troppo pompata con tutti gli stereotipi del genere,
compresa una sparatoria finale infinita e noiosa.
Se ci mettiamo che parte del cast viene
sintetizzato a macchietta e alla scrittura c'è il figlio idiota di
Landis allora i conti tornano.
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