La storia del mondo delle origini divisa in cinque capitoli e rivisitata in chiave artistica
Tra i film più strani, ambiziosi, weird, cult, potenti e con una narrazione al di fuori di ogni schema logico per come molti spettatori potrebbero comprenderlo risiede in prima fila Freak Orlando.
Un film maturo, assurdo, pieno di
contaminazioni, di generi che si amalgamano, di riflessioni
socio-politiche e di metafore sui valori della società. Un'opera
surreale e sperimentale, un'orgia di immagini kitsch e bellissime
allo stesso tempo, in una dimensione atemporale giocata molto
sull'eccesso grottesco e surreale dove nel finale abbiamo anche una
sorta di gara intesa a sostenere le pari opportunità e il genere
queer e molto altro ancora.
Ulrike Ottinger è una prolifica pittrice e regista tedesca la quale, ispirandosi al romanzo di Virginia Wolf “Orlando”, ha prodotto il proprio progetto più ambizioso, ovvero mettere in scena una sorta di storia del mondo dalle origini ai nostri giorni, senza però tralasciare gli aspetti più cupi dell’evoluzione, cioè gli errori, l’incompetenza, la sete di potere, la paura, la follia, la crudeltà del genere umano. La storia è divisa in cinque capitoli e il cast è quasi interamente popolato da freaks autentici, a volte manipolati anche con protesi e trucco. Nani, donne-albero, profeti con due teste, gemelli siamesi si muovono tra boschi di ispirazione favolistica e moderni centri commerciali, presentando una visione della nostra realtà rappresentata come se fosse la messa in scena di un gigantesco baraccone.
Ulrike Ottinger è una prolifica pittrice e regista tedesca la quale, ispirandosi al romanzo di Virginia Wolf “Orlando”, ha prodotto il proprio progetto più ambizioso, ovvero mettere in scena una sorta di storia del mondo dalle origini ai nostri giorni, senza però tralasciare gli aspetti più cupi dell’evoluzione, cioè gli errori, l’incompetenza, la sete di potere, la paura, la follia, la crudeltà del genere umano. La storia è divisa in cinque capitoli e il cast è quasi interamente popolato da freaks autentici, a volte manipolati anche con protesi e trucco. Nani, donne-albero, profeti con due teste, gemelli siamesi si muovono tra boschi di ispirazione favolistica e moderni centri commerciali, presentando una visione della nostra realtà rappresentata come se fosse la messa in scena di un gigantesco baraccone.
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