Jack Reacher, ex recluta dell'esercito americano, si è ormai ritirato dalla polizia militare. Tuttavia, il suo viaggio attraverso il Paese lo porta ad essere coinvolto in alcune indagini pericolose, fino a venire accusato di omicidio.
Un vichingo con il cervello e l'acume di Sherlock Holmes. Eh sì perchè Alan Ritchson a differenza di Tom Cruise funziona molto meglio e ha la ghigna e le braccia grosse al punto giusto per sfondare a suon di mazzate i bifolchi e i corrotti che trova durante il suo cammino. Parte bene come sempre, ricorda non di poco BANSHEE per come venga almeno inizialmente tratteggiato il protagonista e il suo passato oscuro. Scopriamo praticamente subito che è un buono e che riesce a vedere oltre l'apparenza di un paesino corrotto come sempre fino al midollo dove cominciano ad avvenire degli omicidi molto anomali. Un'operazione studiata a tavolino che sembra ricordare quei vecchi telefilm anni '80 dove il mistero e l'indagine non sono mai così complessi ma nemmeno particolarmente banali e scontati e dove i personaggi riescono ad avere sempre una caratterizzazione decente.
Dove ancora una volta non ci sono mezzi termini, i cattivi fanno il loro e i buoni pure, senza manicheismi o sensazionalismi vari ma un omone che lavora fuori dalle noiose maglie burocratiche della legge, uno che quando prende a cuore una causa (qui gli hanno ammazzato il fratello) diventa uno schiacciasassi che tira sotto tutto finché non arriva alla verità lasciandosi dietro una scia di cadaveri.
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