Titolo: Pledge
Regia: Daniel Robbins
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Justin, Ethan e David sono tre
sgraziati studenti costantemente respinti dalle varie confraternite
del college, finché accettano l'invito ad un party da parte
dell'attraente Rachel (Erica Boozer). Convinti di essere stati presi
in giro, anche per via dell'insolito indirizzo, i tre giungono invece
in una splendida villa riuscendo a trascorrere una vivace nottata tra
alcol, ragazze bellissime e disinibite. Al mattino non rifiutano
quindi l'ulteriore invito, per quella sera stessa, fatto da Max
(Aaron Dalla Villa), il padrone di casa. Questa volta, però,
all'appuntamento non trovano sexy fanciulle ma un gruppo di affiliati
alla Crypteia, un club elitario dal quale -a seguito di prove
durissime- escono solo i migliori. Quelli cioè destinati a posti di
rilievo in ogni settore socialmente significativo. Un marchio a fuoco
vivo sulla pelle, intrugli disgustosi fatti ingerire a forza ed altri
indicibili prove, sono solo il preambolo a torture e sevizie sempre
in crescendo, e sconfinanti sino alla morte.
I film sul bullismo o meglio sulle
confraternite da sempre sono una tematica cara agli americani nel
thriller e nell'horror cercando di raccontare come le pratiche per
diventare membri esclusivi possano essere di una violenza e di una
barbarie incontrollata.
Robbins firma un teen movie dove a
differenza di GOAT giusto per fare un esempio, la cattiveria gratuita
porta ad una violenza anch'essa gratuita, che purtroppo svanisce ogni
minima premessa o speranza per la continuità del film, sacrificando
ogni azione e ogni gesto ad un'opera che diventa di un'ipocrisia fine
a se stessa.
Pledge vorrebbe diventare un horror ma
non lo diventa mai, cerca nell'incidente scatenante una scusa che non
regge, un impianto assurdo (la villa esclusiva nascosta in mezzo al
bosco pieno di modelle che fino a prova contraria sono pure
abbastanza inutili nella storia tolta una scena) diversi buchi di
sceneggiatura e alcune azioni che non portano a nulla di buono.
L'unico elemento positivo è dato dalla
fretta con cui muoiono i protagonisti, una mattanza in fondo
necessaria, infine il climax finale che non poteva che mostrare il
disgraziato nerd sfigato e grassottello vincere a mazzate, in un
fight club tra i più brutti mai visti, contro il leader dei bulli.
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