Titolo: Ombra dello scorpione
Regia: Mick Garris
Anno: 1994
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
La classica lotta tra il bene e il male
scaturita da una mortale epidemia. Il pianeta è in pericolo e due
personaggi rappresentano il bene e il male: la buona Abigail e il
cattivo signor Flagg.
L'Ombra dello scorpione è una piccola
serie televisiva che come per It(1990)
o TOMMYKNOCKERS (la prima sì la seconda decisamente no) cercava a
dispetto di un budget limitato di creare un prodotto che non
sfigurasse di fronte al romanzo cult del maestro del brivido.
Seppur con tante buche e alcuni difetti
innegabili, a parte scene tagliate di netto in un montaggio piuttosto
complesso e travagliato, la mini sere televisiva riesce comunque a
regalare o far assaporare quel clima post apocalittico creato da King
e mostrare per la prima volta il villain più cattivo dei suoi
romanzi quel Randall Flagg che tutti conosciamo.
L'adattamento di the Stand è stato
odiato da tutti come odiato è il mestierante Garris che purtroppo
con tutto il suo amore per King non ha fatto altro che danni con gli
adattamenti delle sue opere (SHINING poi è qualcosa di mostruoso,
nonostante abbia seguito a menadito il romanzo a differenza del
capolavoro di Kubrick)
Eppure funziona. Funzionano i
personaggi, alcune loro psicologie, l'atmosfera davvero spaventosa
soprattutto quella ricreata nella Los Angeles dove il prezzo del
potere si paga a caro prezzo.
Le situazioni, alcune delle quali
davvero inaspettate che riescono a regalare alcuni interessanti
colpi di scena, delle stesse deviazioni e debolezze dei personaggi in
fondo votati a dover scegliere tra il bene e il male, in una sfida
che per quanto sembri scontata qui è segmentata in modo mai banale
ma con interessanti cambi di rotta.
Purtroppo alcuni limiti nella messa in
scena rendono la visione alle volte quasi trash, in particolar modo
gli effetti speciali, la regia piatta e banale priva di mordente e a
tratti ridicola, senza contare l'effetto finale con un'esplosione che
sembra una sorta di incubo per gli addetti alla c.g
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