Titolo: Dellamorte dellamore
Regia: Michele Soavi
Anno: 1994
Paese: Francia
Giudizio: 4/5
Francesco Dellamorte lavora come
custode al cimitero di Buffalora, un piccolo paesino lombardo. Il
luogo però è infestato da una strana maledizione: la notte infatti
le persone decedute negli ultimi sette giorni ritornano in vita, e a
lui e al suo goffo aiutante Gnaghi tocca l'arduo compito di eliminare
i morti viventi. Il tutto naturalmente all'oscuro di chiunque, pena
il rischio di perdere il lavoro e passare per matto. Le cose però si
complicano inesorabilmente quando Francesco viene sedotto da una
giovane vedova. I due hanno un rapporto sessuale proprio sopra la
tomba del marito appena scomparso, che inferocito si risveglia dalla
tomba e uccide la ragazza. Da qui in poi per Francesco la vita
diventerà un vero inferno, e oltre ad occuparsi dei "ritornanti",
sempre più numerosi, dovrà fare i conti con la propria coscienza.
Fino ad oggi il miglior film su Dylan
Dog.
Qualsiasi altro tentativo non è mai
stato all'altezza nonostante gli sforzi interessanti di un indie come
Dylan
Dog-Vittima degli eventi
oppure tentativi beceri e terribili come sempre ad opera degli
americani girati in fretta e furia e senza rispecchiare nessuna
poetica dell'autore con Dylan
Dog-Dead of Night
Tratto da un romanzo di Tiziano Sclavi,
il film funziona prima di tutto per l'atmosfera che riesce a
confondere lo spettatore facendogli pensare di essere in una sorta di
limbo (siamo a Boffalora vicino Milano) dove in mezzo alla nebbia e
soprattutto tra la nebbia, tutto può succedere.
Sembra inoltre di uscire da un film di
Fellini ed entrare nell'orrore di Fulci.
Tutto funziona perfettamente anche la
presenza di una modella come Anna Falchi che rimane statuaria nella
sua bellezza e nella sua iconografia che soprattutto all'inizio è
ispirata alla Venere del Botticelli. E' un film che se a livello
tecnico funziona molto bene, è soprattutto il ritmo e il linguaggio
a farla da padrone dove il grottesco non manca, ma neppure il cinismo
beffardo e la malinconia romantica di fondo con continui rimandi al
cinema e alla letteratura e alcune scene indimenticabili. Oltre ad
essere il miglior film su Dylan Dog e un ottimo horror zombie-movie,
una interessante commedia nera e un dramma romantico girato con un
decimo del budget del coetaneo americano con cui in comune ha solo il
nome del protagonista.
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