lunedì 11 febbraio 2019

Macchine mortali


Titolo: Macchine mortali
Regia: Christian Rivers
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5

Dopo una guerra che ha devastato il mondo in sessanta minuti, ridefinendone addirittura la geografia, Londra è diventata una città predatrice, in movimento su enormi cingoli e armata di arpioni, che ha lasciato l'Inghilterra in cerca di prede europee. Qui vive Tom, che ha trovato diversi reperti di tecnologie militari del passato e le ha nascoste, ma non resiste a mostrarle alla bella Katherine, ignaro che anche Bevis assiste al suo segreto. Il tutto mentre Londra cattura una cittadina più piccola, dove vive Hester Shaw, che intende vendicarsi per la morte di sua madre di uno dei potenti della metropoli, Thaddeus Valentine. Il fallimento del suo attentato fa esiliare lei e Tom, costringendoli a sopravvivere tra varie città, finché non incontrano Anna Fang e il suo velivolo: il Jenny Haniver.

L'uso improprio e impacciato dei mezzi porta a risultati che deflagrano nella loro inconsistenza e inutilità. Macchine mortali è l'effettiva e ormai continua risposta di come le grandi produzioni e le major più potenti, continuino a investire su un cinema "baraccone"
Vi prego non venitemi a parlare di streampunk. Perchè quell'universo che ho ammirato nei libri non ha niente a che vedere con questa porcheria. Come a dire che i film tratti dalle opere di Alan Moore hanno a che fare con i suoi fumetti.
In questo film hanno ucciso lo spirito steampunk e il post apocalittico, ferraginoso e inconsistente, privo di qualsiasi scenario che nella nostra immaginazione possa essere realistico o che soddisfi la nostra sete di curiosità e solletichi l'appetito di grandi divoratori multimediali.
L'idea di vedere il castello errante di Howl prendere vita con alcuni suoi simili era affascinante e direi anche innovativa, per quanto le recenti tecniche cinematografiche stiano rendendo possibili mondi che non potevamo nemmeno immaginare fino a più di vent'anni fa.
Ma qui è tutto sfocato dagli intenti del film, all'impossibilità di avvicinarsi ai suoi personaggi, distanti e caratterizzati malissimo, diventando subito una storia di una banalità senza eguali e cercando in alcuni sacrificabili colpi di scena un resa ormai impossibile.
Sinceramente ha fatto peggio di quello che potessi pensare, e non avevo aspettative di nessun tipo senza aver nemmeno letto il libro o andandomi ad informare, lasciando così carta bianca, ma ho trovato alcune logiche e scene macchinose, ripetitive, con dialoghi ed espressività pari a zero come ancora una volta i milioni investiti per una porcheria simile.


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