Titolo: Macchine mortali
Regia: Christian Rivers
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Dopo una guerra che ha devastato il
mondo in sessanta minuti, ridefinendone addirittura la geografia,
Londra è diventata una città predatrice, in movimento su enormi
cingoli e armata di arpioni, che ha lasciato l'Inghilterra in cerca
di prede europee. Qui vive Tom, che ha trovato diversi reperti di
tecnologie militari del passato e le ha nascoste, ma non resiste a
mostrarle alla bella Katherine, ignaro che anche Bevis assiste al suo
segreto. Il tutto mentre Londra cattura una cittadina più piccola,
dove vive Hester Shaw, che intende vendicarsi per la morte di sua
madre di uno dei potenti della metropoli, Thaddeus Valentine. Il
fallimento del suo attentato fa esiliare lei e Tom, costringendoli a
sopravvivere tra varie città, finché non incontrano Anna Fang e il
suo velivolo: il Jenny Haniver.
L'uso improprio e impacciato dei mezzi
porta a risultati che deflagrano nella loro inconsistenza e
inutilità. Macchine mortali è l'effettiva e ormai continua risposta
di come le grandi produzioni e le major più potenti, continuino a
investire su un cinema "baraccone"
Vi prego non venitemi a parlare di
streampunk. Perchè quell'universo che ho ammirato nei libri non ha
niente a che vedere con questa porcheria. Come a dire che i film
tratti dalle opere di Alan Moore hanno a che fare con i suoi fumetti.
In questo film hanno ucciso lo spirito
steampunk e il post apocalittico, ferraginoso e inconsistente, privo
di qualsiasi scenario che nella nostra immaginazione possa essere
realistico o che soddisfi la nostra sete di curiosità e solletichi
l'appetito di grandi divoratori multimediali.
L'idea di vedere il castello errante di
Howl prendere vita con alcuni suoi simili era affascinante e direi
anche innovativa, per quanto le recenti tecniche cinematografiche
stiano rendendo possibili mondi che non potevamo nemmeno immaginare
fino a più di vent'anni fa.
Ma qui è tutto sfocato dagli intenti
del film, all'impossibilità di avvicinarsi ai suoi personaggi,
distanti e caratterizzati malissimo, diventando subito una storia di
una banalità senza eguali e cercando in alcuni sacrificabili colpi
di scena un resa ormai impossibile.
Sinceramente ha fatto peggio di quello
che potessi pensare, e non avevo aspettative di nessun tipo senza
aver nemmeno letto il libro o andandomi ad informare, lasciando così
carta bianca, ma ho trovato alcune logiche e scene macchinose,
ripetitive, con dialoghi ed espressività pari a zero come ancora una
volta i milioni investiti per una porcheria simile.