Titolo: American Fable
Regia: Anne Hamilton
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Negli anni Ottanta, nel bel mezzo della
crisi agricola del Midwest, l'undicenne Kitty vive in un mondo oscuro
e talvolta magico. Quando scopre che l'amato padre nasconde un uomo
ricco nel silo di famiglia al fine di salvare la loro fattoria in
difficoltà, Kitty stringe in segreto amicizia con il prigioniero. Si
ritroverà costretta a dover scegliere tra l'impulso a salvargli la
vita e il bisogno di proteggere la sua famiglia dalle conseguenze del
caso.
Il film della Hamilton è uno squisito
film di formazione con un unico piano narrativo che entra ed esce
continuamente dai suoi confini "magici". Pur trattando una
vicenda reale e tutto ciò che succede è realistico, il film e la
narrazione assumono tratti e scenografie mutevoli e conturbanti a
partire dai campi di granoturco in cui passeggiano allegramente e
soli i bambini a giocare e scoprire nuove avventure. Proprio la
scoperta, il viaggio e altri meccanismi ben oliati sono gli strumenti
che la regista adotta in un film molto misurato con alcune scene
decisamente inaspettate e un buon climax.
Kitty è la protagonista che tira fuori
il coraggio, combatte una maledizione che si impossessa del nucleo
familiare, supera le sue paure e combatte una dura lotta contro le
stesse persone che ama.
Un film che gioca molto bene la carta
dell'atmosfera con una colonna sonora che si inserisce in modo
pienamente funzionale nell'intero arco narrativo dando pathos a
diversi momenti decisivi e a tratti inquietanti. Un film per molti
aspetti già visto, con una struttura che ricorda tanto un film
italiano venuto bene e un cast misurato che assolve il ruolo.
Che cosa fareste dunque per tenere la
casa che amate e continuare così a vivere le proprie avventure?
Quello che possono fare gli adulti a volte è straziante e pericoloso
ma il senso di giustizia che traina i più piccoli può essere a
tratti commovente.
American Fable ha qualcosa di antico,
di classico, di magico e di simbolico che toccherà ad ognuno
scoprire.
Nessun commento:
Posta un commento