mercoledì 11 ottobre 2017

Strange Colours

Titolo: Strange Colours
Regia: Alena Lodkina
Anno: 2017
Paese: Australia
Giudizio: 4/5

Una donna intraprende un lungo viaggio per ricongiungersi con il proprio padre malato e provare a ricostituire un legame che si è andato indebolendo nel corso del tempo.

Per il suo film d'esordio, Lodkina sceglie una storia semplice di riflessione e inquietudini.
Un viaggio nostalgico dentro le proprie radici familiari e fuori nella remota comunità nell'Outback australiano sempre affascinante con le sue regole e dove coloro che ci abitano, ormai quasi più solo vecchi, non sono altro che emarginati con un ferreo ideale di libertà, impegnati ad estrarre Opale dalle miniere. Proprio le miniere, le abitazioni, l'ambiente malsano che ricorda in diversi punti il capolavoro sull'Outback australiano Wake in fright riescono ad essere visivamente molto affascinanti. Un film dicevo di silenzi e distanze dove Milena avvicinandosi alle sue origini ne entra in contatto conoscendo gli amici del padre e a volte le loro strane abitudini come quella di sorprenderla in piena notte, oppure incontrare vecchi amori e chiedersi cosa non abbia funzionato. Tutto scorre tra paesaggi desertici e capanne di legno, un ambiente che comunica moltissimo diventando iconico nel cercare di dare risposte e far riflettere la sua protagonista. E poi i dialoghi con il padre riescono a non essere mai didascalici ma invece nudi mostrando le fragilità di entrambi in alcuni punti quasi commoventi.





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