Titolo: Sightseers
Regia: Ben Weathley
Anno: 2012
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 4/5
Chris vuole mostrare a Tina il suo mondo e lo vuole fare a modo suo, attraverso un viaggio nelle isole britanniche, con il suo amato Abbey Oxford Caravan.
Tina è un’introversa dog-sitter che vive con una madre soffocante in completa miseria, e ci sono cose che Chris vuole che lei veda - il museo Crich Tramway, il viadotto di Ribblehead, il museo di Keswick Pencil, il paesaggio collinare e le meraviglie che lo hanno accompagnato nella sua vita.
Non ci vuole molto perchè il sogno svanisca. Tina e Chris durante il viaggio di una vita, diverranno i Bonnie e Clyde della campagna inglese.
Tra la gente che getta la spazzatura in terra, i ragazzi rumorosi e il viaggio in caravan, per non parlare delle ingerenze della madre di Tina, tutto ciò, concorre presto a mandare in frantumi i sogni di Chris e indirizzare lui e chi lo incontra sulla cattiva strada, verso un vero baratro...
Ben Weathley, classe inglese, è un regista giovane che ha esordito con alcuni film che da noi non arriveranno mai (DOWN TERRACE,WRONG DOOR) e una pellicola che ha girato numerosi festival e che è subito diventato, almeno per il sottoscritto, un piccolo cult di nome KILL LIST.
Abbiamo di fronte uno dei rari figli di puttana che sa usare il grottesco alla mercè della commedia nera come se fosse pane quotidiano, o meglio come se i dialoghi gli cagasse spontaneamente senza sforzarsi minimamente ma attingendo stronzi infiniti dal suo repertorio anale.
Questo sua commedia nera è qualcosa di eccellente. Pulito, elegante, recitato ottimamente, condito da dialoghi e riflessioni straordinarie e soprattutto un'insieme di scene una più fuori dell'altra.
Davvero una pellicola che non si può non godere dall'inizio alla fine, chiedendosi e cercando dopo ogni azione di capire chi è realmente cosa.
Un film che spalma dappertutto la fertilità di questo regista che sembra divertirsi un mondo senza lesinare le critiche alla società contemporanea, alle critiche verso i turisti in genereale e il loro finto modo cortese di essere generosi e simpatici.
Un film che si prende tutte le libertà dovute ditruggendo in pochissimi minuti un disegno idilliaco di quella che potrebbe essere una vacanza in alcuni scoppiettanti località inglesi.
La cosa fenomenale è che Ben ha fatto scrivere agli stessi attori la sceneggiatura aiutati dalla moglie di lui quasi come a confermare il bisogno di avere una squadra e di credere nel contributo dei suoi stessi collaboratori.
Ancora una volta il lato oscuro della psicologia umana prevaricherà facendo della dark romantic comedy lo strumento perfetto per disegnare e indagare la profonda frustrazione umana.
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