martedì 12 luglio 2011

Rammbock


Titolo: Rammbock
Regia: Marvin Kren
Anno: 2010
Paese: Germania

Michael è appena arrivato a Berlino per visitare la sua amata ex ragazza, Gabi, quando inizia a diffondersi un terribile virus che trasforma le persone in maniaci omicidi decerebrati. Giunto a casa di lei, non trova la ragazza ma Harper, un apprendista idraulico che stava eseguendo dei lavori nella palazzina. I due riescono a barricarsi in casa quando orde inferocite di persone infette iniziano a sciamare nell'edificio.

Rammbock mi ha colpito per due elementi: il primo è che sia un horror tedesco indipendente sugli zombie e il secondo è che dura solamente un’ora.
Il risultato che non è solo l’addizione tra i primi due elementi è piacevole e devo dire che nel suo piccolo riesce a dare un contributo interessante sul genere se non altro perché ci crede e con i pochi mezzi e quasi solo una location riesce a improntare delle scelte interessanti con i pochi elementi a disposizione.
Senza forse farlo apposta riesce addirittura a far ridere omaggiando la FINESTRA SUL CORTILE e L’INQUILINO DEL TERZO PIANO ma solo per alcuni piccolissimi elementi e citazioni sparse qua e là.
E’ vero che Berlino non compare se non per la bellissima immagine dall’alto in cui imperversa il panorama apocalittico e assolutamente iper-cromato.
Gli zombie sono i soliti quelli della new-wave o new-generation, quelli che corrono, figli del bellissimo film di Boyle. I personaggi invece assumono ognuno un ruolo diverso dal protagonista Michael, sfigato e un po’ nerd, che cerca la sua amata troia in mezzo alle bestie fameliche e un ragazzino abile e furbo che ha già capito tutto. Il resto sono i sopravvissuti del palazzo ognuno con le proprie sfighe e paure.
Rammbock va menzionato dunque tra gli horror sugli zombie come qualcosa sicuramente di non innovativo ma non per questo meno interessante anche perché ogni tanto Kren sembra metterci tutta la sua filosofia secondo lo sguardo vago ma quasi alla Charlie Brown del suo timido protagonista.
La scena finale poi anche se uno se l’aspetta e comunque mooolto romantica…..

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