I Guardiani della Galassia continuano a rendere più ospitabile la loro base, la struttura spaziale chiamata Knowhere, dove tra le altre cose diffondono anche buona musica. Peter Quill è però inconsolabile per la perdita di Gamora, che è ancora in vita ma in una versione proveniente da una diversa linea temporale, dove non ha mai avuto alcuna relazione gli altri Guardiani. Il capo della squadra è così in preda ai fumi dell'alcol quando i Guardiani vengono attaccati da Adam Warlock, che riesce a ferire gravemente Rocket. I tentativi di curare il geniale procione falliscono, perché è stato installato in lui un sistema di sicurezza che ne impedisce ogni alterazione. Per salvarlo i Guardiani dovranno risalire alle origini di Rocket e affrontare il suo creatore: l'Alto Evoluzionario, un essere quasi divino deciso e creare una razza perfetta per popolare la propria utopia.
Perchè le cose belle devono finire. Perchè Gunn a differenza di Raimi può fare quello che vuole. Perchè abbiamo solo adesso il villain più cattivo e interessante mai visto prima? Perchè Warlock sembra passare così velocemente dalla parte del bene quando i fumetti e la sua storia narravano tutt' altro. Dopo il primo capitolo, questo è sicuramente il più bello. Tutti e due ricchi di personaggi caratterizzati molto bene, tanta azione ed emozione ma anche tanta tortura ed esperimenti sugli animali. Credo ci siano alcune delle sequenze più inquietanti di tutta la saga della Marvel e non parlo solo delle gabbiette. Sontuoso, sempre ispirato, senza mai un rallentamento se non forse la visita sul pianeta a casa di mamma pipistrello.
Ancora una volta Gunn ha dettato legge spiegando ai Marvel Studios come il pregio più alto nel cinema da sempre è quello per cui la tecnica e la tecnologia devono essere impiegate al servizio della storia, piuttosto che fare rumore in plot privi di qualsivoglia cuore, stupore, mistero o meraviglia. Cannando malamente quasi tutti gli ultimi film e sequel speriamo che per la Marvel vengano impiegate menti e sceneggiatori più spavaldi e intrepidi e magari con qualche libertà maggiore.
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