Titolo: Welcome home
Regia: George Ratliff
Anno: 2018
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Bryan e Cassie partono dagli Stati
Uniti per una vacanza da sogno nella campagna umbra. A prima vista
sembrano la coppia ideale: giovani, attraenti e innamorati. Ma è
subito evidente che "c'è del marcio in Danimarca": Cassie
si spaventa troppo facilmente e ha continui flashback di una
relazione violenta; Ryan invece non riesci a togliersi dalla testa
l'immagine di Cassie che lo tradisce con un collega di lavoro - cosa
effettivamente accaduta, e che i due stanno cercando di superare
proprio attraverso la loro idilliaca vacanza in Italia. Appena
arrivati nello splendido casale in provincia di Todi i due però si
imbattono in Federico, un vicino di casa esperto di computer, che ha
le fattezze seducenti di Riccardo Scamarcio e la sua capacità di
comunicare ambiguità e minaccia. Naturalmente Federico non tarderà
a mostrare il suo lato oscuro, nonché a manifestare un'attrazione
irresistibile verso la procace Cassie, interpretata da quella Emily
Ratajkowski le cui fattezze sono spesso e abbondantemente esibite sui
social.
Un thriller erotico che non accenna mai
al sesso o alle scene di nudo integrale prendendone le distanze.
Sembra un paradosso quando invece è un elemento a mio avviso poteva
essere interessante. Ogni volta che la coppia sembra essere sull'orlo
di doverlo fare (la scena nella piscina ad esempio) vengono riportati
a galla i legami sessuali precedenti di Cassie e pur trovando nella
mansione del viagra non si riesce proprio a superare il passato di
lei.
Il film però non può giocare solo su
questo elemento e un triangolo dove il villain/antagonista gira in
balia di se stesso per tutto il film ( ci sono alcuni non sense
davvero troppo marcati) con dei dialoghi che rasentano tutti gli
stereotipi già visti cercando di aggrapparsi solo ad un twist finale
non così scontato quando lo stesso purtroppo non lo si può dire del
resto del film.
Tanti elementi sprecati, un irrisorio
lavoro in fase di scrittura che annoia ancor prima di partire, attori
che cercano di fare quello che possono apparendo già annoiati da una
caratterizzazione che non sembra mai evolversi se non in un finale
che vorrebbe essere inaspettato quando in realtà è solo marcato dal
suo eccessivo non sense.
Le video installazioni per spiare gli
ospiti, l'airbnb che da paradiso si trasforma in un inferno, le
roccambolesche comparsate di alcune escort chiamate per inscenare la
solita farsa, il misterioso passato di Federico e infine un lento
thriller ascrivibile al filone degli home invasion con echi da
trap movie
Alla fine l'unico elemento funzionale è
la gelosia di Bryan che con una Emily Ratajkowski, conosciuta su
Tinder, tra le mani, risulta davvero in panne appena lei si gira
dall'altra parte.
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