Titolo: Drive
Regia: Nicolas Winding Refn
Anno: 2011
Paese: Usa
Giudizio: 5/5
Driver (non ha un nome) ha più di un
lavoro. È un esperto meccanico in una piccola officina. Fa lo
stuntmen per riprese automobilistiche e accompagna rapinatori sul
luogo del delitto garantendo loro una fuga a tempo di record. Ora
Driver avrebbe anche una nuova opportunità : correre in circuiti
professionistici. Ma le cose vanno diversamente. Driver conosce e si
innamora di Irene, una vicina di casa, e diventa amico di suo figlio
Benicio. Irene però è sposata e quando il marito, Standard, esce
dal carcere la situazione precipita. Perché Standard ha dei debiti
con dei criminali i quali minacciano la sua famiglia. Driver decide
allora di fargli da autista per il colpo che dovrebbe sistemare la
situazione. Le cose però non vanno come previsto.
Drive è il miglior film di Refn. Un
cult che seppur debitore di tanti altri film e con un plot abbastanza
scontato, riesce a fuggire da tutti i clichè e gli stereotipi
risultando un film estremamente affascinante, maturo, violento
(caratteristica del regista) e patinato.
Ha lo stesso effetto di un incidente in
un cocktatil di generi e citazioni, un mix di emozioni contrastanti in
un film potente dall'inizio alla fine.
Un film che sembra un miscuglio
guidando tra gli anni '80 e il post moderno, con un cast brillante di
grandi nomi, una regia attenta e tanti preziosi particolari e scene
madri indimenticabili.
Refn andrà ricordato come l'unico
grande regista in grado di far recitare in maniera passionale e muta
un attore inespressivo come Gosling.
La trama di Drive come dicevo è
semplice, la sinossi non nasconde nessun plot twist fra le sue
pieghe, una sceneggiatura che probabilmente lasciata nelle mani di
altri registi sarebbe diventato l'ennesimo film già visto ma che
Refn dimostra ancora una volta la sua bravura dietro la macchina da
presa, mettendo il suo stile al servizio della trama. Ecco quindi che
lo spettatore si ritrova una pellicola con pochi dialoghi e lunghi
sguardi, dove le riprese sono sempre curate in maniera maniacale
senza lasciare mai nulla al caso.
Il ritmo è lento, risultando proprio come un punto di forza soprattutto nel genere che poi rimanda in tutto e per tutto all'action pronto ad esplodere in attimi di violenza inusitata.
Il ritmo è lento, risultando proprio come un punto di forza soprattutto nel genere che poi rimanda in tutto e per tutto all'action pronto ad esplodere in attimi di violenza inusitata.
Senza contare una colonna sonora curata
da Cliff Martinez che è subito entrata nella playlist delle
soundtrack più belle di sempre.
Nessun commento:
Posta un commento