Titolo: Nome della Rosa(2019)
Regia: Giacomo Battiato
Anno: 2019
Paese: Italia
Serie: 1
Episodi: 8
Giudizio: 3/5
Alpi piemontesi, fine novembre del
1327. Il frate francescano Guglielmo da Baskerville, seguito dal
giovane novizio benedettino Adso da Melk, raggiunge un'isolata
abbazia benedettina per partecipare ad una disputa sulla povertà
apostolica tra rappresentanti dell'Ordine francescano e del papato
avignonese. All'arrivo nell'abbazia i due si trovano coinvolti in una
catena di morti misteriose.
Il nome dell rosa è un classico senza
tempo inserito tra i 100 libri più importanti al mondo.
L'opera immortale di Eco si è
aggiudicata col tempo così tanti meriti oltre la capacità di
mischiare i generi superandosi con una rigorosa descrizione del
medioevo oltre che delle trame degli uomini di Chiesa. Un romanzo
così dettagliato era stato già materia di un film importante e
inarrivabile come quello di Annaud del '86.
Per prima cosa spenderò una parola sul
cast. In un'opera del genere, probabilmente è l'elemento chiamato a
fare la differenza. La versione del'87 era diabolica, nel senso che
aveva tirato fuori dalle tenebre alcuni caratteristi che rimarranno
indimenticabili con il risultato che l'abbruttimento, la sporcizia e
i segni particolari indelebili creavano un'atmosfera e una galleria
di "mostri" perfetti.
Il cast della serie da questo punto di
vista, pur avendo centrato appieno alcuni personaggi, nel quadro
generale, non riesce ad essere così "sporco" preferendo
una pulizia generale meno funzionale a chi era rimasto affascinato da
uno stile meno morbido e più spaventosamente incisivo.
Il personaggio di Guglielmo è stato
pensato in due maniere molto distinte.
Da ambo le parti il personaggio è
orgogliosamente fiero di sè per il suo acume e il talento a
risolvere l'indagine. Nel film di Annaud, Connery mostrava quello
spirito francescano più da monaco che non invece da ex inquisitore
come promuove invece la caratterizzazione del nuovo Guglielmo
interpretato da Turturro.
Nella serie avendo 400 minuti a
disposizione per otto puntate viene dato molto più spazio alle
questioni teologiche e i dibattiti politico religiosi tra monaci
francescani e domenicani oltre che impero e chiesa, facendolo
diventare più un thriller politico per alcuni aspetti rispetto al
giallo grottesco di Annaud.
Un'altra differenza riguarda la storia
d'amore di Adso che mentre nel romanzo e nel film avviene in un'unica
scena di notte dentro le cucine dell'abbazia, qui viene descritta e
narrata allungandola e dandole maggiori informazioni oltre che
incrociarla con alcune sotto storie legate ai dolciniani.
Ed è proprio per questi ultimi che la
serie ha fatto un saltino in più prendendosi un bel rischio tant'è
che il risultato infatti è stato molto, ahimè lacunoso. Decidere di
descrivere e mettere in scena i dolciniani era un elemento che
speravo di vedere dal momento che tutta la loro parte all'interno del
romanzo della setta eretica rimane uno degli aspetti più
interessanti e allo stesso tempo tristi della vicenda per l'epilogo
che ebbero i suoi componenti.
Fra Dolcino, Margherita e tutto il
seguito qui vengono qui appena accennati messi come figure a far da
sfondo quando c'era il tempo per descriverli meglio sfruttando il
talento di un attore come Boni a dispetto della Scarano per Anna su
cui si è insistito troppo senza peraltro far nulla di buono.
I paragoni tra il film cult e la serie
sono per forza di cose insensati e improponibili: due media troppo
diversi, con regole e linguaggi propri ma soprattutto intenti
completamente diversi e commercialmente pensati su regole differenti
a dividere pubblico e critica.
Il progetto Rai cerca fin da subito di
omologare il target facendo un lavoro commerciale per tutti i gusti e
preferendo l'opinione e i gusti del pubblico. Annaud di tutte queste
"regole" sembra essersene fregato fin da subito e il
risultato è evidente.
Un conto è avere a disposizione 132
minuti e un altro averne 400 per sviluppare la storia e i personaggi
e inserire anche altre parti, essenziali al libro come lo è la parte
più ludica (ma sempre colta) dedicata alla detection.
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