Titolo: Black Tide
Regia: Eric Zonca
Anno: 2018
Paese: Francia
Giudizio: 2/5
Un adolescente sparisce e François
Visconti è incaricato di indagare. Comandante di polizia con figlio
a carico e il vizio del bere, Visconti sospetta di Yan Bellaile, un
vicino di casa del ragazzo, e si invaghisce della madre del ragazzo.
Tra una bottiglia di whisky e le intemperanze del figlio, coinvolto
in un traffico di droga, seduce la donna e scopre che la vittima era
allievo di Bellaile. Dietro la barba e dentro la cantina,
l'enigmatico professore, troppo sospetto per essere colpevole,
nasconde un segreto e probabilmente non è un cadavere.
Il poliziesco è un genere sempre molto
interessante. Riuscire ad essere originale quando ormai sullo
schermo sembrano essere state analizzate tutte le storie e le
strutture che ci sembra di conoscere non è certo facile.
La prima impressione trovandomi a
guardare l'indagine di Black Tide e di avere di fronte un film girato
molto di fretta dove ancora una volta il talento di Vincent Cassel se
non gestito a dovere porta a uscire dal personaggio, cosa che in
questo film accade dall'inizio alla fine soprattutto se parliamo di
un detective non proprio avvezzo alle regole che beve whiskey durante
un interrogatorio.
Tratto dal best seller "The
Missing File"di Dror Mishani, Black Tide è un thriller dalle
atmosfere mystery che ricalca in maniera pigra e decisamente
prevedibile tutte le prerogative del genere, ingurgitando stereotipi
e girando troppo attorno ai suoi tre personaggi finendo per lasciare
un climax finale abbastanza semplice da intuire. Di certo non aiuta
una scansione degli eventi troppo didascalica, l'incapacità di
rendere misteriose le atmosfere con il risultato che la suspance
viene vanificata troppe volte. Un film che soprattutto nel primo atto
mostra i suoi topoi più interessanti che poi sono quelli del sotto
genere, vale a dire una comunità con alcuni nuclei familiari
piuttosto bizzarri su cui la sceneggiatura soccombe troppe volte.
Questo cercare dentro le loro caratterizzazioni tutti gli elementi da
cui dovrebbe essere composta un'inchiesta, la dice lunga sulla
brevitas e su una scarsa quantità di elementi che dovrebbero
alternarsi con efficacia durante l'arco della narrazione.
Black Tide è stato definito un "roman
de gare", un romanzo che si compra in stazione per passare il
tempo e aspettare il treno, esattamente come la sua visione e il suo
scopo. Intrattenere senza dare troppi pensieri e lasciare gli attori
ad auto dirigersi.
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