Titolo: Cabal
Regia: Clive Barker
Anno: 1990
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Aaron Boone è un giovane tormentato da
incubi riguardanti Midian, città leggendaria collocata in un
cimitero di cercatori d’oro ed abitata da creature deformi di
diverse specie. Il suo psichiatra, un astuto serial killer
interpretato da un Cronenberg a tratti macabramente ironico a tratti
agghiacciante, lo convince, anche drogandolo, di essere lui il
responsabile della catena di stragi familiari che da qualche mese
bagnano di sangue la città. Tormentato dai sensi di colpa e dai
dubbi, una volta trovata Midian Boone viene aggredito e morso da uno
degli abitanti.
Quando verrà ucciso dalla polizia, su istigazione dello psichiatra, tornerà dal regno dei morti e chiederà di essere accolto nella comunità dei Figli delle Tenebre, reietti mutanti massacrati per secoli dagli umani sotto la guida dei preti e costretti a nascondersi, protetti dal loro dio Baphomet. Aaron Boone, suo malgrado, sarà sia la causa scatenante della guerra degli uomini contro i mostri sia il salvatore di questi ultimi.
Quando verrà ucciso dalla polizia, su istigazione dello psichiatra, tornerà dal regno dei morti e chiederà di essere accolto nella comunità dei Figli delle Tenebre, reietti mutanti massacrati per secoli dagli umani sotto la guida dei preti e costretti a nascondersi, protetti dal loro dio Baphomet. Aaron Boone, suo malgrado, sarà sia la causa scatenante della guerra degli uomini contro i mostri sia il salvatore di questi ultimi.
Cabal è un cult. Punto.
Inutile stare a disquisire su cosa non
ha funzionato nella pellicola.
E'stato considerato un film che supera
per poco la soglia del b-movie quando invece è ambizioso e il
risultato è ottimo nonostante non abbia mai avuto modo di vedere il
director's cut girato dallo stesso Barker di '145 in cui forse avrei
visto più scene gore e soprattutto quelle strazianti scene di sesso
che nel libro sanno essere potenti, evocative ed affascinanti.
Un film da cui forse poi anni dopo lo
stesso Miike Takashi, che considero un maestro e una sorta di
divinità della settima arte, è riuscito in parte a omaggiare e
citare qualche scena nel bellissimo YOKAI DAISENSO.
Un film Cabal che diventa presto quello
che tutti gli amanti dei mostri vogliono.
Entrare nella città santa di Midian,
un viaggio in un immaginifico territorio mutante dove nonostante
alcuni limiti legati al make up, il lavoro rimane esaustivo ed
eccellente con alcune maschere e scelte di gusto in grado almeno in
parte di restituire quell'orrore che tutti chiedevamo.
Cronemberg riesce a dare spessore al
personaggio più complesso del libro, l'unico vero antagonista, in
grado di incarnare quella stessa scienza e analisi clinica che si
scontra con tutti gli pseudo riferimenti religiosi con cui Barker
costipa il libro e poi il film.
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