Titolo: Seven sisters
Regia: Tommy Wirkola
Anno: 2017
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
In un futuro tetro, la
sovrappopolazione obbliga il governo a misure estreme. Il piano di
Nicolette Cayman prevede di obbligare le famiglie ad avere un solo
figlio: fratelli e sorelle saranno ibernati in attesa di tempi
migliori. Ma Terrence riesce ad aggirare i controlli del Child
Allocation Bureau, facendo assumere alle sue sette nipotine gemelle
la medesima identità. Ognuna si chiamerà come un giorno della
settimana e in quello stesso giorno potrà uscire di casa. Per il
mondo le sette sorelle corrispondono a un'unica persona: Karen
Settman.
Seven sisters è un altro di quei film
pasticciati ma piacevoli che parla di un problema che sta facendo
discutere da anni ovvero la sovrappopolazione. Le stesse regole
vigenti in Cina vengono usate dal resto del mondo, dove una
multinazionale controlla le nascite e mette in ibernazione tutti i
bimbi o le bimbe che nascono dopo il primo figlio.
Ovviamente c'è chi si ribella.
C'era un film cinese che parlava di
come una coppia cerchi di eludere i controlli in Cina tenendo
nascosto in casa il figlio o la figlia in più. Purtroppo non ricordo
il nome ma il concetto era simile, non distopico e faceva luce su un
reale problema.
C'è da dire per difendere il regista
che gli intenti del film sono cambiati, così come la sceneggiatura e
la regia. Progetti di questo tipo che devono per forza vedere la luce
entro time line senza i tempi giusti e la riflessione che alcune
scelte impongono significa rischiare di essere derivativi oppure di
portare a casa quello che si può come in questo caso un finale
troppo telefonato e rpevedibile.
Seven sisters è un pò così.
L'attrice cerca di fare il possibile per dare carattere ed enfasi
alle 7 personalità, la detective story su dove finiscono le altre
sorelle inciampa alle volte ma riesce ad essere interessante.
Un film zoppicante, con alcuni spunti
interessanti, una nota dolente che non vuole strizzare l'occhio
all'happy ending (le gemelle muoiono...) e la solita critica alle
multinazionali corrotte che nascondono le vere ambizioni.
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