Titolo: Sono tornato
Regia: Luca Miniero
Anno: 2018
Paese: Italia
Giudizio: 2/5
28 aprile 2017. Nel bel mezzo di Piazza
Vittorio, cuore multietnico della Capitale, si materializza il Duce
in persona, risorto proprio nel giorno della sua morte. Dopo un breve
smarrimento iniziale ("Sono a Roma o ad Addis Abeba?")
Mussolini decide di riprendere in mano le redini del Paese, e invece
di venire rinchiuso in un ospedale psichiatrico accanto al matto che
si crede Napoleone viene "scoperto" da un aspirante
documentarista, Andrea Canaletti, che lo crede un attore
perfettamente in parte. Andrea presenta il Duce ai dirigenti del
canale televisivo con cui collabora da eterno precario, i quali
creano un programma ad personam: un nuovo balcone dal quale Mussolini
potrà affacciarsi per parlare alle masse. Ma gli italiani di oggi
saranno pronti a seguirlo?
Il film copia/incolla di Lui
è tornato è una commedia
spicciola che ruba idee e messa in scena dall'omonimo film tedesco
scegliendo semplicemente un dittatore diverso con la differenza che
se per quello tedesco è stato cancellato dalla memoria, il nostro ex
dittatore italiano continua ad essere preso come punto di
riferimento.
Anche qui un film realistico che si
avalla di uno strumento irreale con dovuta sospensione
dell'incredulità quando il Duce cade letteralmente dal cielo.
Luca Miniero è un regista che ama la
risata e gira solo commedie da mestierante senza aver dato alla luce
nulla che possa essere ricordato finora. E questo film furbo e
confezionato a dovere non è certo il nuovo che avanza.
Tutto il film è un'accozzaglia di gag
e slapstick nemmeno tanto comiche.
Mentre Polopizio prova a rendere
credibile un personaggio difficile, Matano rovina come sempre tutto
il resto dimostrando non solo di non essere un attore ma di
continuare ad infastidire solo con la presenza.
L'unica cosa su cui il film poteva
indagare di più e che non ha fatto è proprio il disincanto del
ritorno di un personaggio così discutibile in tempi come quelli in
cui viviamo, sempre più simili ad un nuovo medioevo storico
mediatico e sociale. Speriamo solo che il film non faccia l'effetto
inverso di aumentare lo share del defunto aumentando la preoccupante
massa di fascisti.
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