Titolo: It comes at night
Regia: Trey Edward Shults
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Sicuro all'interno di una casa desolata
mentre una minaccia innaturale terrorizza il mondo, un uomo ha
stabilito un esile ordine domestico con la moglie e il figlio, ma la
sua volontà verrà presto messa alla prova quando una giovane
famiglia disperata arriva in cerca di rifugio.
L'horror drama, uno dei mille nomi
usati per ampliare il raggio del genere horror sta facendo da anni
piccoli passi da gigante regalando perle rare della cinematografia.
La maggior parte di questi film sono tutti indipendenti e non godono
di grossi budget. Il perchè è evidente.
It comes at night è un dramma forte
che chiama in cattedra l'horror per un clima post apocalittico in cui
si immerge la vicenda e dove una epidemia non meglio nota sembra aver
spazzato via tutto come la peste. Lo spettatore non vedrà
praticamente nulla mentre invece viene catapultato verso quella che
di fatto è una disintegrazione del nucleo e dei rapporti e dello
psicodramma famigliare.
Il genere sta finalmente ritrovando la
sua capacità sotterranea e viscerale di raccontare le inquietudini
del nostro presente, liberandosi spesso degli effetti e momenti più
semplicistici che attraggono il grande pubblico per proporgli invece
riflessioni molto più profonde.
Anche qui di nuovo quasi tutto viene
girato all'interno della casa. Il cast è ottimo anche per creare
quella domanda in più allo spettatore su come si sia arrivati a quel
punto e anche il nonno già dall'inizio assume un'importanza
specifica come un mentore che ormai ha lasciato il nipote giovane a
dover dimostrare di essere uomo.
Sempre spontaneo e funzionale Joel
Edgerton riesce bene a tenere il timone del pater familias lanciando
occhiate di continuo e lavorando particolarmente sull'ansia e la
paura che arriva soprattutto dall'esterno. Di nuovo un horror
crepuscolare che funziona grazie ad un'atmosfera che riesce a fare
molto lasciando sempre quella porta rossa bloccata che sembra possa
aprirsi da un momento all'altro e lasciare che il male si impossessi
della famiglia.
Un finale davvero tragico chiude il
film come a dimostrare ancora una volta che non sempre può esserci
un lieto fine e sarebbe stupido provarci quando la situazione e così
apocalittica da far presagire per forza il contrario. Shults va
avanti e il film è tutto una corda tesissima in cui alla prima
vibrazione parte la deflagrazione.
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