Titolo: Ragazza del vagone letto
Regia: Ferdinando Baldi
Anno: 1979
Paese: Italia
Giudizio: 3/5
Tre teppisti si scatenano su un treno.
L'unico che saprà opporsi alla loro aggressione sarà un detenuto
politico.
Exploitation d'annata? Per certi versi
sì. Il film di Baldi conosciuto all'estero con nomi tipo "Terror
Express" (che comunque è ancora più suggestivo) ci porta ad
ampliare con più azione e meno caratterizzazione dei personaggi un
altro esperimento di film di genere particolarmente violento e
provocatorio . Le ghigne dei personaggi qui sono tutte perfette, la
location si sposa a pannello (il treno è sempre suggestivo) e non
mancano le perversioni e le devianze sociali che qui però hanno il
pregio di non essere tutte addossate sugli antagonisti ma dal momento
in cui i tre teppisti prendono il sopravvento scopriamo una galleria
di elementi davvero degni di nota.
Dal politico perverso e vigliacco che
fa rifornimento di riviste porno prima di salire sul treno, al padre
apparentemente premuroso che ha desideri erotici nei confronti della
figlia adolescente, una prostituta che batte in accordo con il
capotreno, una signora borghese che non disdegna una sveltina con uno
degli stupratori, una ragazzina che si innamora del suo carnefice e
persino il terrorista politico che alla fine è l'unico a ribellarsi
sul serio.
Tutti hanno un loro perchè, tutti se
vuoi anticipano come andranno le cose nel nostro paese e soprattutto
il film come l'anno in cui è uscito, meritano un discorso a parte
sul politicamente scorretto. Mentre alcune scene sono davvero troppo
lunghe come la scena di sesso tra uno dei tre teppisti e la ragazzina
che come diceva un critico per l'anno di uscita serviva come
biglietto da visita per i feticisti delle nostre nazionali starlettes
del tempo che fu, dall'altra alcuni passaggi, come nel finale, sono
velocissimi soprattutto quando muoiono alcuni personaggi principali.
Luigi Montefiori, noto ai più come
protagonista del malatissimo ANTROPOPHAGUS, firma la sceneggiatura,
divertendosi ma allo stesso tempo senza andare veramente a fondo
nella natura del disagio ma lasciando lo spettatore irritato per il
semplice fatto che personaggi così esistono mossi spesso senza una
logica ma semplicemente per soddifare i propri bisogni fisici. Punto.
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