Titolo: Mine
Regia: Guaglione e Resinaro
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Mike è un tiratore scelto dei marines
che assieme a Tommy, compagno e amico di sempre, viene inviato
segretamente nel deserto per uccidere un pericoloso terrorista.
Durante la missione qualcosa non funziona e i due soldati, si perdono
in una tempesta di sabbia e restano isolati dal comando. Alla ricerca
di una via di fuga, con i terroristi alle spalle, finiscono in un
campo minato e Mike calpesta accidentalmente una mina mentre il
compagno viene dilaniato. Bloccato nel mezzo del deserto, in campo
nemico e senza rifornimenti, dovrà cercare di sopravvivere.
"Ogni venti minuti qualcuno nel
mondo mette un piede su una mina"
Un film americano girato da due
italiani in Spagna. Questa è la conditio sine qua non degli ultimi
anni quando non si fa parte di un certo giro all'interno delle grosse
produzioni americane.
I due registi si sono conosciuti fin da
giovani e insieme, come è giusto che sia, senza avere un curriculum
di chissà quale tipo, hanno cominciato a sviluppare progetti in
comune che li hanno portati in America a fare quello che vogliono
fare. Film.
Mine prima di tutto ha dalla sua una
star ormai affermata anche se in pochi lo conoscono, Armie Hammer (un
nome una garanzia contando che manco a farlo apposta sembra un
marine) visto di recente in FREE FIRE, OPERAZIONE UNCLE, e altri film
con parti minori in cui riesce ad essere convincente e a tenere sulle
spalle tutto il peso e l'ansia del film.
Finalmente Hammer ha un ruolo da
protagonista tosto che lo fa stare perennemente attaccato alla
telecamera in un'unica affascinante location.
L'impianto è poi quello sfruttato
parecchio negli ultimi anni nel cinema puntando su pochi attori, un
incidente scatenante che intrappola il protagonista per tutto il film
e la location.
127 ORE, OPEN WATER, hanno in fondo
tutti lo stesso punto di partenza, in cui la metafora è associata ad
un elemento di disturbo come in questo caso la mina.
I registi riescono a confezionare un
prodotto che nelle sue diverse forme riesce a condensare tanti
aspetti, mischiando i generi, facendo un background delle più
variegate influenze e non farlo apparire come un banale war-movie, ma
puntando anche qui sulla psicologia, la paura e le paranoie e infine
le allucinazioni del suo protagonista. Mike è ossessionato,
alternando visioni, problemi, conflitti, amori e infine dover
accettare l'altro culturale e chiedere quella cosa che sembra farci
sempre più paura: aiuto.
Per coincidenze analoghe anche se MINE
è uscito nel 2015 è arrivato nei cinema assieme ad un film francese
con diversi punti in comune, PIEGE'. La coppia di registi che vedremo
ancora è riuscita ad usare con naturalezza la struttura del genere
raccontando una storia con un sotto testo non banale. Vista la giovane
età e la voglia che hanno di creare un prodotto che sia funzionale
per la tipologia action e unisca al contempo il dramma psicologico è
più che un ottimo punto di partenza.
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