Titolo: Oculus
Regia: Mike Flanagan
Anno: 2013
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
In passato la famiglia Russell è stata
colpita da una terribile tragedia che ha cambiato per sempre le vite
dei fratelli Tim e Kaylie. Tim è stato arrestato con l'accusa di
aver ucciso brutalmente i genitori. Superati i vent'anni il ragazzo
viene rilasciato e prova a rifarsi una vita. La sorella Kaylie,
convinta della sua innocenza, crede che a uccidere i genitori sia
stata una terribile forza soprannaturale che proviene da un antico
specchio custodito nella loro casa di famiglia.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso
della scrittura e dai tempi della messa in scena di questo piacevole
horror. Oculus è l'esempio di come con un soggetto abusatissimo si
possono ottenere ancora buoni risultati.
Flanagan comincia a starmi simpatico.
E'un regista che sicuramente sentiremo ancora, che gira dei thriller
solidi e di atmosfera per poi passare all'horror e al soprannaturale.
E'uno che sa il fatto suo per pochi ma importanti elementi ad esempio
sa come affinare la suspance e fare in modo che la tensione diventi
un mood costante e avvincente. Oculus purtroppo me lo sono visto in
ritardo per il semplice fatto che aveva una locandina poco
convincente e avevo paura che fosse uno dei tanti ghost story a base
di case infestate, commerciali e scontati. Invece gioca e lavora su
molti aspetti interessanti come lo specchio che restituendo la nostra
percezione diventa la nostra identità e il nostro incubo ma bisogna
andare oltre questa semplice definizione per capire il lavoro,
soprattutto di scrittura che sta alla base del film.
La storia come dicevo è buona, i piani
temporali non diventano mai fastidiosi ma anzi aggiungono tasselli
importanti e contribuiscono a dare spessore alla narrazione e gli
attori dal canto loro riescono ad essere abbastanza convincenti. Poi
un altro elemento che ho molto apprezzato a parte forse un finale da
cui mi aspettavo qualcosa più d'effetto e l'autodistruzione della
famiglia in un trauma che è sempre più in crescendo con alcune
scene davvero sorprendenti, tra l'altro tutto sempre in un interno, e
uno scenario impressionante capace di giocare con l'immaginario umano
e portarlo alla disperazione.
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