Titolo: A good marriage
Regia Peter Askin
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Mentre il marito con cui è sposata da
oltre vent'anni è lontano per uno dei suoi viaggi di lavoro, Darcy
Anderson è alla ricerca di batterie nel garage quando si imbatte in
qualcosa che le rivela il lato oscuro del consorte. Si tratta di una
scoperta raccapricciante, destinata in un crescendo di intensità a
porre fine a quello che per tutti era un buon matrimonio.
A good marriage è un thriller modesto,
tratto da un racconto breve di Stephen King apparso nella sua
raccolta Full Dark, No Stars del 2010.
Ormai i film tratti dalle opere dello
scrittore non si contano. Questa ennesima trasposizione, da noi
ancora senza distribuzione, trova alcuni punti di forza proprio nella
costruzione della storia e nel fatto che la moglie Darcy sembra
accettare il lato oscuro del marito.
Pur trovando alcune forzature e colpi
di scena non allineati con il contesto della storia per buona parte
riesce a mantenere un certo equilibrio cercando il più possibile di
affinare la suspance.
Purtroppo dal secondo atto, non
inserendo altri elementi (il detective arriva e si chiude in una
parentesi sul finale che poteva dare molto di più) il ritmo vacilla
creando alcune crepe non da poco, ma per fortuna ci pensa la buona
alchimia tra i due protagonisti a non danneggiare troppo il film.
Diciamo che riesce a smarcarsi rispetto ai soliti film che trattano i
conflitti e i drammi tra coniugi, trovando una soluzione e alcuni
momenti, come l'arrivo del marito in casa dopo la sorpresa che
sancisce l'incidente scatenante, funzionali e quasi a metà tra il
sogno e la realtà.
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