Titolo: Bone Tomahawk
Regia: S.Craig Zahler
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
La storia segue quattro uomini - uno
sceriffo, un pistolero, un anziano confuso e un cowboy - che lottano
per salvare un gruppo di prigionieri accerchiati da una banda di
trogloditi cannibali che vivono ai margini della civiltà.
Soprattutto gli yankee in questi ultimi
anni stanno ritornando al western, genere di spicco per un ventennio
per poi passare nel dimenticatoio. Forse perchè messo in scena con
registri e intenti diversi, forse perchè mescola in modo maturo e
mai banale alcune metafore dell'uomo bianco.
Infine perchè dietro alla cinepresa
riesce ad avere della gente dotata di un acume profondo e innovativo
(Eastwood,Lee Jones, Mac Lean, Von Ancken) questo genere sta piano
piano portando alla luce alcuni film davvero intensi e originali.
L'opera prima dell'esordiente Zahler fa
parte di questa lunga ascesa. Zahler un regista con alle spalle un
percorso da scrittore e tanta gavetta proprio sul western.
Il suo primo film colpisce per
originalità nel saper trattare il tema in una narrazione che non
palesa troppo ma allo stesso tempo e di facile intuizione. Colpi di
scena assestati come colpi d'accetta, da cui il tomahawk, da cui
prende nome il film, è l'ascia da battaglia degli indiani
pellerossa.
Un cast che trova un equilibrio
importante e alcuni silenzi che parlano più di mille dialoghi,
nonostante forse l'unico punto debole o critica al film di concedersi
alle volte, soprattutto nel secondo atto, tempi lunghi e alcune
divagazioni esistenziali nei dialoghi.
Una visione, poi antropologicamente
parlando, dei trogloditi, diversi in tutto e per tutto dagli indiani
che lo stesso medico sottolinea in una battuta al saloon "uomini
come voi non sarebbero in grado di distinguerli dagli indiani” .
Un concetto e un aprirsi all'altro
culturale, ad un altro tipo di selvaggio, con forme, regole e intenti
diversi e in fondo nemmeno così strani (fatta forse eccezione per le
pratiche di cannibalismo, uno dei veri punti di forza del film).
Bone Tomahawk ha davvero l'atmosfera di
un film reale a tutti gli effetti, non dice più di quanto deve, dosa
bene le tempistiche, crea dei personaggi diversi e tutti a loro modo
interessanti, portando infine il rito e il sacrificio a dei livelli
alti e mai banali.
Come per i bifolchi, entrare nelle
terre selvagge che non si conoscono, può significare davvero
scatenare una vendetta e una ribellione senza precedenti.
Zahler firma un film potentissimo,
intenso, violento, barbaro e glaciale.
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