giovedì 12 novembre 2015

Beasts of no Nation

Titolo: Beasts of no Nation
Regia: Cary Fukunaga
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Da ultimo di una famiglia coesa, Agu passa ad essere solo nel giro di 10 minuti. Quando la guerra civile della sua nazione arriva al suo villaggio, sua madre riesce a mettersi in viaggio ma suo padre e suo fratello vengono massacrati, lui, in fuga non ha nulla nè sa dove andare fino a che non incontra un plotone. La milizia al soldo di uno dei molti partiti politici che lottano per il potere lo arruola tra le file dei suoi bambini soldato, lo arma e lo sfama, lo educa alla violenza, lo droga e lo condiziona. A capo di tutto c'è il carismatico Commandant, assieme ad Agu amici, coetanei e più adulti, un branco di esseri umani solitari che più diventano soldati più perdono contatto con la realtà.

Fukunaga non ha bisogno di presentazioni. Il suo ultimo film, prodotto da Netflix, sarà distribuito contemporaneamente online e in sala il 16 ottobre, ed è un film completamente diverso dai lavori girati precedentemente.
Un 'epopea violenta, reale, cruda e straziante di una realtà che ci preoccupa sempre meno e su cui i mezzi d'informazione parlano poco.
Un viaggio dell'eroe, un cammino di formazione, una speranza di sopravvivenza ancorata ad una scelta drastica che cancella ogni rimasuglio di fanciullezza e normalità.
Agu è il bambino soldato che accetta e prende parte a qualcosa a cui sa di non potersi sottrarre.
In pochissimi minuti viene raccontato tutto di lui, dalla gioia con cui inscena programmi televisivi con gli amici e si prodiga in divertenti balletti, fino a vedere andare in fumo tutto e morire chi gli sta attorno dalla famiglia ai componenti del villaggio.
E come lui anche Commandant e gli altri sembrano sottolineare le inclinazioni peggiori dell'uomo in un continente disgraziato, dove a farne le spese sono tutti, ma più di tutti i bambini.
L'insensatezza della guerra è filmata in modo lucido, senza speranza, perfetto stilisticamente e glaciale nel suo splendore. Il regista anche direttore della fotografia, non fa mancare nulla a questo dramma. Ci sono tutte le tappe e tutti i momenti salienti importanti per comprendere quello che senza mezze misure è l'orrore della guerra dilaniato e rafforzato da dei colori belli carichi che ampliano ancora di più le location tra villaggi dilaniati dalla guerra e foreste verdi incontaminate.
Una menzione va fatta contando che la Nigeria, le guerre civili africane, non sono mai stati un argomento molto trattato dalla cinematografia.
Con spirito autoriale e mezzi commerciali, Fukunaga firma un film di altissimo livello per quanto concerne la messa in scena e il plot narrativo, trovando delle comparse e degli attori, a parte il conosciutissimo Idris Elba ovviamente, in grado di restituire autenticità e realisticità ai personaggi.
Un'opera che ha pochi momenti di violenza, ma proprio perchè pochi, riescono e danno un messaggio di ferocia senza eguali in particolare quando la violenza è esercitata da bambini verso altri bambini.





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