Titolo: Beasts of no Nation
Regia: Cary Fukunaga
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Da ultimo di una famiglia coesa, Agu
passa ad essere solo nel giro di 10 minuti. Quando la guerra civile
della sua nazione arriva al suo villaggio, sua madre riesce a
mettersi in viaggio ma suo padre e suo fratello vengono massacrati,
lui, in fuga non ha nulla nè sa dove andare fino a che non incontra
un plotone. La milizia al soldo di uno dei molti partiti politici che
lottano per il potere lo arruola tra le file dei suoi bambini
soldato, lo arma e lo sfama, lo educa alla violenza, lo droga e lo
condiziona. A capo di tutto c'è il carismatico Commandant, assieme
ad Agu amici, coetanei e più adulti, un branco di esseri umani
solitari che più diventano soldati più perdono contatto con la
realtà.
Fukunaga non ha bisogno di
presentazioni. Il suo ultimo film, prodotto da Netflix, sarà
distribuito contemporaneamente online e in sala il 16 ottobre, ed è
un film completamente diverso dai lavori girati precedentemente.
Un 'epopea violenta, reale, cruda e
straziante di una realtà che ci preoccupa sempre meno e su cui i
mezzi d'informazione parlano poco.
Un viaggio dell'eroe, un cammino di
formazione, una speranza di sopravvivenza ancorata ad una scelta
drastica che cancella ogni rimasuglio di fanciullezza e normalità.
Agu è il bambino soldato che accetta e
prende parte a qualcosa a cui sa di non potersi sottrarre.
In pochissimi minuti viene raccontato
tutto di lui, dalla gioia con cui inscena programmi televisivi con
gli amici e si prodiga in divertenti balletti, fino a vedere andare
in fumo tutto e morire chi gli sta attorno dalla famiglia ai
componenti del villaggio.
E come lui anche Commandant e gli altri
sembrano sottolineare le inclinazioni peggiori dell'uomo in un
continente disgraziato, dove a farne le spese sono tutti, ma più di
tutti i bambini.
L'insensatezza della guerra è filmata
in modo lucido, senza speranza, perfetto stilisticamente e glaciale
nel suo splendore. Il regista anche direttore della fotografia, non
fa mancare nulla a questo dramma. Ci sono tutte le tappe e tutti i
momenti salienti importanti per comprendere quello che senza mezze
misure è l'orrore della guerra dilaniato e rafforzato da dei colori
belli carichi che ampliano ancora di più le location tra villaggi
dilaniati dalla guerra e foreste verdi incontaminate.
Una menzione va fatta contando che la
Nigeria, le guerre civili africane, non sono mai stati un argomento
molto trattato dalla cinematografia.
Con spirito autoriale e mezzi
commerciali, Fukunaga firma un film di altissimo livello per quanto
concerne la messa in scena e il plot narrativo, trovando delle
comparse e degli attori, a parte il conosciutissimo Idris Elba
ovviamente, in grado di restituire autenticità e realisticità ai
personaggi.
Un'opera che ha pochi momenti di
violenza, ma proprio perchè pochi, riescono e danno un messaggio di
ferocia senza eguali in particolare quando la violenza è esercitata
da bambini verso altri bambini.
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