venerdì 9 gennaio 2015

Fed Up

Titolo: Fed Up
Regia: Stephanie Soechtig
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

Fed Up smentisce tutto ciò che credevamo di conoscere sul cibo e sulla perdita di peso, svelando l'esistenza di una trentennale campagna d'informazione avviata dall'industria alimentare, in accordo con il governo degli Stati Uniti, finalizzata a confondere l'opinione pubblica americana, dando vita a una delle più grandi epidemie sanitarie della storia

Fed Up è un documentario che parla di obesità infantile, della campagna dei media per sorvolare l'argomento e un indagine su alcuni prodotti che accrescono l'emergenza negli Usa.
Diciamo che ogni problema fino a che non diventa un caso nazionale, difficilmente preoccupa.
Gli Usa negli ultimi anni hanno cominciato ad aprire ancora di più gli occhi soprattutto quando la sanità non riesce più a coprire le spese mediche per tutti.
Ora che le industrie alimentari non siano trasparenti e sincere nel dare informazioni e spingere su messaggi pubblicitari dovrebbe essere chiaro a chiunque, soprattutto a chi gestisce e diventa artefice di campagne contro questo problema come Michelle Obama, senza andare a prendersela con chi di dovere. Il risultato è che accresce l'immagine pubblica di alcuni personaggi ma dall'altra parte non cambia proprio niente.
In particolare viene presa in esame la catena dei Big Food, per fortuna da noi non esisterà mai, e tutta una serie di misure con cui le aziende proprio grazie ad alcuni stratagemmi riescono a far credere che non sia lo zucchero ad esempio una delle grandi cause di tutti i mali.
Il documentario in particolare cercando la strada per portare a parlare quasi di un complotto, porta alla luce il subdolo accordo che vi sarebbe tra governo degli Stati Uniti e industrie alimentari e che prevede di "confondere" l’opinione pubblica americana su quali siano i reali pericoli per la salute delle produzioni alimentari presenti nel mercato. Un ultima statistica, individuata da Soechtig dimostra che paradossalmente l’ultima generazione di americani ha una vita media più bassa della precedente proprio a causa della sbagliata alimentazione offerta. Ma nessun governo ha cercato di controllare ciò, a causa dei grandi interessi economici che girano attorno l’industria alimentare.
Soechtig va alla ricerca delle cause di questa epidemia, individuando con assoluta esattezza cause e date: l'anno di svolta sarebbe stato il 1977, quando le lobbie dell'industria alimentare reagirono con una cordata ai risultati del rapporto governativo sull'alimentazione. Quanto alle cause, sul banco degli imputati c'è lo zucchero, in tutte le sue possibili varietà. Le generazioni nate intorno al 1980 sono state bersagliate da una pioggia di pubblicità ed esposizione delle merci nei supermercati che le ha indotte a consumare alimenti qualitativamente sempre peggiori, con una quantità di dolcificanti che rendevano impossibile l'assorbimento metabolico senza trasformarsi in grasso. Il mantra che aveva funzionato fino a quel momento - "mangia meno e fai esercizio fisico" - sembrava improvvisamente non funzionare più. Al tempo stesso, l'industria alimentare cominciava ad arricchirsi con prodotti fittiziamente dietetici (Weight Watchers ne è l'emblema) e quella del fitness puntò sulle nuove forme di esercizio aerobico, epitomizzate nella figura di Jane Fonda. Ma era il circuito fegato-pancreas-insulina e essere ormai andato in tilt, portando a un raddoppio dei casi di obesità negli Stati Uniti nel giro di un solo ventennio. L'operazione di marketing spregiudicato messa in atto dalle lobbie dell'industria alimentare portò alla fidelizzazione di giovanissimi clienti, i bambini, riuscendo a fare irruzione nelle scuole (imperdibili le immagini che documentano ciò che circola nelle mense scolastiche).
Complemento ideale in chiave di divulgazione scientifica di SUPER SIZE ME, Fed up si avvale congiuntamente delle testimonianze di esperti e specialisti da un lato e di teenager con enormi problemi di obesità dall'altro, mostrando - senza trascurare la dimensione squisitamente cinematografico, che si avvale di un montaggio efficacissimo - come l'unica via d'uscita dal rischio di trovarsi con un terzo della popolazione colpita da diabete sia quello di affrontare il problema con la stessa radicalità con cui è stato combattuto quello del fumo, prima che le soluzioni estreme - come la diffusione anche tra adolescenti di by-pass gastrici - rischino di non essere più sufficienti.


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