Disperatamente alla ricerca di lavoro, Derek accetta di sostituire un suo amico recentemente scomparso presso una startup tecnologica. Continuare a sviluppare il progetto innovativo dell'azienda significa lavorare a stretto contatto con Susan, bambola del sesso BDSM all'avanguardia destinata a ricevere e apprezzare la punizione come parte integrante della sua intelligenza artificiale in evoluzione. Derek metterà presto alla prova i limiti dei suoi desideri ed esplorerà la natura di uomo e donna, di piacere e dolore, di vita e morte.
Uno scifi indie molto modesto e con parecchie ambizioni. Il prototipo di una bambola cyborg in chiave Bdsm da poter picchiare a volontà provocando sensazioni miste in Susan la quale implora il proprio padrone di picchiarla come d'altro canto sembra sentire e cominciare a provare dolore.
Un film quasi tutto racchiuso in una stanza dove l'inventore della bambola del sesso più che nutrire un vero interesse per Susan pensa già a come potrebbe essere in chiave pedo pornografica portare nel mercato oggetti innovativi a forma di bambini. Con risvolti etici e alcuni momenti molto violenti o sessualmente piccanti la prova attoriale dell'attrice di Susan è pienamente soddisfacente il che non si può dire per l'attore che interpreta Derek che sembra sempre troppo assorto tra il cosa vorrebbe davvero fare a Susan e cosa invece lo irretisce dal farlo
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