Una notte di terrore inimmaginabile attende il dodicenne Bobby e il suo migliore amico, Kevin, quando vengono rapiti mentre tornano a casa da scuola. Riuscendo a fuggire dai confini, Bobby naviga nei corridoi bui, pregando che la sua presenza passi inosservata mentre evita il suo rapitore ad ogni angolo. A peggiorare le cose è l'arrivo di un altro estraneo squilibrato, il cui misterioso accordo con il rapitore potrebbe significare una condanna certa per Kevin. Senza mezzi per chiedere aiuto e chilometri di terre oscure in ogni direzione, Bobby intraprende una missione di salvataggio, determinato a scappare insieme a Kevin, vivo… o a morire provandoci.
Cosa non si fa per amicizia. Sembra di vedere Butch salvare Mascellus se non fosse che loro erano adulti e di certo non amici. Bobby e Kevin hanno siglato un patto, amici per sempre e questo li porterà a scontrarsi nell'antro della belva con alcuni insospettabili maniaci.
E' un ottimo esempio di film di suspance e tensione, un thriller rodato che riesce e dimostra buoni colpi di scena, attori in stato di grazia (i bambini sono straordinari) una tematica già vista ma mai morbosa e uno stile attento e infallibile nello sferrare alcuni pugni allo stomaco decisivi e spesso inaspettati. Sembra tante cose eppure una serie di tasselli lo pongono in maniera inusuale come ad esempio la scena della promessa iniziale e il fatto di non vedere i genitori o meglio gli unici adulti più tardi come carnefici. La scena in cui Bobby trova un vecchio telefono e una macchina che non riesce a guidare. Un assalitore che sembra per un attimo voler comunicare qualcosa al bambino prima della sua dipartita e così via...con dei bei twist narrativi e drammaturgici la coppia di registi grazie alla Shudder dimostrano al loro esordio di avere un certo talento contando che il tema dei rapimenti e la tortura sono elementi visti e rivisti ma qui hanno veramente qualcosa di notevole e mai gratuito.
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