Il dodicenne Paul vive con sua madre nell'istituto dove lei lavora come infermiera. Quando incontra Gloria, decide di fuggire con lei
Il mio amore per Du Welz nacque dopo il suo esordio alla regia con Calvaire.
Successivamente per il regista belga ci sono state opere molto disturbanti e originali con rare eccezioni come i lavori da mestierante in America. Con Adoration dopo Alleluia Du Welz si concentra di nuovo su un dramma sociale in questo caso sulle spalle di due bambini, di Paul in particolare e la scoperta del mondo e dell'amore al fianco di una piccola Gloria a metà tra un disturbo borderline e una schizofrenia. Per Paul la sfida diventa quella di doversi elevare a figura genitoriale, compagno, amico e molto altro nei confronti di Gloria. In questo viaggio di formazione non mancano gli incontri, la vendetta, la fuga, l'amore, la scoperta ma più di tutto una libertà inusuale attorniata da gregari e figure adulte che non sanno come comportarsi con questi due giovani adulti, la loro fragilità e i loro tabù. Adoration ci porta dentro la natura, dentro i sentimenti e le emozioni di due protagonisti che nell'adorazione generale scoprono la vita e alcuni misteri di essa con una complicità e una sete enorme.
Adoration ha quella caratteristica tipica dell'autore che rimanda non solo al dramma Alleluia ma soprattutto a Vinyan per prediligere una storia immersiva, che lavora con i sensi, con le emozioni, con le immagini e con l’ambiente, piuttosto che con i dialoghi o con le trovate di sceneggiatura.
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