Titolo: Uninhabited
Regia: Bill Bennet
Anno: 2010
Paese: Australia
Giudizio: 3/5
Una giovane coppia si reca in campeggio su un'isola
corallina, remota e deserta, solo per scoprire che non è disabitata come si
credeva…
Uninhabited come dimostra il titolo, non nasconde la sua
essenza e gioca tutto su un’atmosfera decisamente curiosa almeno nel primo atto
per andare via via scemando. Una coppia di attori che cerca di mettercela
tutta, un’isola desolata (anche se qualche segno premonitore viene lanciato
dalla guida che gli accompagna) e per il resto il film gioca molto sulle
suggestioni senza far vedere quasi mai nulla con questi echi e pianti che
provengono dal bosco in grado di far pensare a una moltitudine di pericoli.
La parte migliore rimane un primo atto dove tra insidie
acquatiche e tracce lasciate vicino alla tenda, arriviamo alla piccola capanna
in mezzo alla foresta dove i punti di forza, a mio avviso, crollano
miseramente. Probabilmente tutti si aspettavano un mostro o una creatura, qui i
fantasmi del passato, un libro “maledetto”, la capanna di Coral e l’isola che
sembra comportarsi come un’entità fanno tutto il resto.
Lo spunto da eco vengeance poteva essere una modalità per
dare forza e consistenza alla trama che soprattutto nel finale cerca di
caricarsi troppo deragliando da una suggestione iniziale che rimaneva l’aspetto
migliore. Capita poi ad un certo punto una coppia di personaggi che sembrano
portare il film verso tutta un’altra direzione. Deboluccio ma con quella strana
atmosfera australiana che amo e che come per Long Weekend gioca tutto di
allusioni e atmosfera.
Nessun commento:
Posta un commento