Titolo: Men & chicken
Regia: Anders Thomas Jensen
Anno: 2015
Paese: Danimarca
Giudizio: 4/5
Il film ruota attorno a due fratelli,
Elias e Gabriel. Alla morte del padre, i due che non sono mai stati
molto legati, scoprono dal testamento di essere stati adottati.
Malgrado il loro disappunto, Elias e Gabriel sono decisi a scoprire
chi sia il loro vero padre e a raggiungerlo sull'isola in cui vive.
Ma sull'isola li attenderà una sorpresa. Circondati dagli strani
abitanti dell'isola, scoprono uno sconvolgente quanto liberante
verità che riguarda loro e le proprie famiglie
A dieci anni di distanza dopo Mele
di Adamo Jensen, regista
atipico a cui piacciono le storie anormali, spiazza con un mezzo cult
destinato ad entrare col botto nella classifica dei più bei film
grotteschi degli ultimi anni.
Il perchè è dato dalla storia
straordinaria (figli incrociati con rospi, tori e topi nonchè cani)
ex mogli lasciate a morire dentro gabbie, un covo di bifolchi su
un'isola mai così squallido e interessante e una crew di attori che
sanno dare carattere ai personaggi, facendo ridere e lasciando basiti
allo stesso tempo. Si ride e molto, è una visione oscena repellente
e volgare, si rimane spiazzati e in alcuni casi inebetiti. Ci sono
una miriade di elementi interessanti e originali e ancora una volta
non ci si capacita di come questo film non sia stato distribuito da
noi o se è passato nei cinema sarà stato in sordina per qualche
giorno.
Cinema indipendente, atipico,
grottesco, che viaggia e spazia tra i generi riuscendo ancora una
volta a dimostrare come il bisogno e la capacità di saper scrivere
una storia, siano di fatto gli elementi essenziali in un film.
Sembra di vedere l'isola del dottor
Muroe o Isola
perduta, ma qui gli
esperimenti trovati in cantina, cercando di far accoppiare più
specie possibili, hanno un che di reale senza mai entrare nella
fantascienza ma portando a galla dilemmi di ordine etico.
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