Titolo: Beyond Skyline
Regia: Liam O'Donnel
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Mark è un detective della polizia di
Los Angeles che si sta prendendo una pausa dalla risoluzione dei
crimini dopo la morte di sua moglie. Trent è il suo problematico
figlio adolescente a un passo dal finire in carcere. Quando una
strana luce blu inizia a risucchiare in cielo tutti quanti, i due si
uniscono a una guidatrice della metropolitana, all’ex partner di
Mark e a un anziano cieco per capire cosa stia accadendo. Il loro
tentativo di fuga si rivela ben presto senza speranza però, e
finiscono a combattere all’interno della nave madre aliena, che
dopo una breve corsa si schianta in Vietnam. Lì, Mark si trova suo
malgrado a fare squadra con alcuni malviventi locali, insieme ai
quali dovrà provare a trovare un modo per fermare i nemici
extraterrestri e addirittura salvare gli esseri umani già
‘convertiti’.
Skyline Beyond è davvero qualcosa di
esagerato. Un turbine che mischia elementi sci-fi, un certo orrore
cosmico di lovecraftiana memoria (almeno per il design di alcune
creature), e fonde le arti marziali marziane in un finale di
combattimenti terribili con arti strappati, sangue che dilaga e una
sorta di non sense generale che spegne tutte le luci per una
possibile coerenza logica.
Beyond è il sequel non c'entra nulla
con il precedente Skyline
del 2010 (di una bruttezza rara).
Per assurdo questa prosecuzione a
tratti riesce ad essere esilarante e dichiaratamente trash oltre che
essere pasticciatissimo. E' dannatamente sporco tra astronavi che
sembrano l'interno del corpo umano con liquidi e sostanze purulente
che si incollano ai protagonisti.
E'un film dove la sceneggiatura prova a
rendersi credibile nei titoli di testa e poi lascia il posto ad una
serie di azioni alcune che potevano sembrare logiche e altre
dannatamente inverosimili.
In tutto questo l'operazione di casting
è importante nel cercare di capire subito cosa sottolineare dal
momento che ci sono i protagonisti di THE RAID è quel tamarro
cosmico di nome Frank Grillo (che dovrebbe essere il protagonista di
the Raid in versione americana).
Un film con così tanti colori,
esplosioni, effetti speciali alcuni decenti altri meno, con
personaggi che muoiono così senza un perchè giustificato o esseri
che prendono il cervello degli umani in una sorta di reincarnazione
aliena.
Alla fine tutto finisce con botte da
orbi, lo spettatore rimane in catalessi per non trovare un senso
logico che possa appagare, rimanendo a tutti gli effetti un film
d'azione più che di fantascienza per passare due ore in
spensieratezza senza cercare di trovare senso laddove non potrebbe
esserci.
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