Titolo: Interstellar
Regia: Cristopher Nolan
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Una piaga sta uccidendo i raccolti
della Terra, da diversi decenni l'umanità è in crisi da cibo e
quasi tutti sono diventati agricoltori per supplire a queste
esigenze. La scienza è ormai dimenticata e anche ai bambini viene
insegnato che l'uomo non è mai andato sulla Luna, si trattava solo
di propaganda. L'ex astronauta Cooper, mai andato nello spazio e
costretto a diventare agricoltore, scopre grazie all'intuito della
figlia che la NASA è ancora attiva in gran segreto, che il pianeta
Terra non si salverà, che è comparso un warmhole vicino Saturno in
grado di condurli in altre galassie e che qualcuno deve andare lì a
cercare l'esito di tre diverse missioni partite anni fa. Forse una di
quelle tre ha scoperto un pianeta buono per trasferire la razza umana
e in quel caso è già pronto un piano di evacuazione. Andare e
tornare è l'unica maniera che Cooper ha di dare un futuro ai propri
figli.
Un film che riesce a farmi paura quando
parla di spazio e gravità merita tutta la mia stima.
Per ora ci sono riusciti in pochi. 2001
ma è quasi un'ovvietà, Gravity,
EXPLORERS (l'infanzia perduta)e pochi altri.
INTERSTELLAR è un altro di quei film
così enormemente complessi che piacciono o lasciano perplessi perchè
nessuno osa dire che sono "oggettivamente" brutti, ma in
tanti pensano e sanno di non averci capito niente, quindi
preferiscono il silenzio e magari si commuovono pure vedendo Cooper
che piange o che parla da un'altro mondo alla figlia attraverso una
libreria.
Dal punto di vista della grafica, della
messa in scena, della fotografia, del cast (a parte Matt Damon),
delle location, tutto è eccellente, questo certo non si può
criticare a Nolan, regista che ha saputo imporsi diventando un
colosso dell'industria americana.
Questo complesso film sci-fi era un
progetto che il regista aveva nel cassetto da anni, ci credeva pur
sapendo che non aveva un taglio commerciale come Batman-Il
cavaliere oscuro, Batman
Il cavaliere oscuro-Il ritorno
e Inception.
Qui non c'è il sogno del sogno dentro
al sogno è vero...ma ci sono tante altre cose complesse e mai banali
(a parte un paio che ho considerato davvero esagerate e
incomprensibili).
Andrebbe per un film così complesso
fatta una lista dei pro e contro.
Gli esseri dell'iperspazio che poi
siamo noi, Murphy scelta come chiave per salvare il mondo, degli
intenti che lasciano lo spiraglio per una società che ancora deve
venire dopo di noi....
Nolan è stato capace di osare qualcosa
di esageratamente difficile, una sfida allo star-system, una sfida
con se stesso e con i buchi neri del film e che gravitano dentro la
sua psiche.
Una pellicola che "fa paura"
perchè ci lascia nudi in un'universo che abbiamo una fottuta paura
di conoscere, perchè richiama temi come l'infinito e altro, che
l'uomo non sarà mai in grado di svelare e comprendere.
Il regista prova ad avvicinarsi usando
tecniche e strumenti all'avanguardia, studiando e mettendosi
all'opera sul film finora più complesso e ambizioso degli ultimi
anni.
Lo spazio-tempo, le note di Zimmer che
ti entrano nell'anima, la voglia di cambiare o di rimanere nella
nostra beata ignoranza.
Punti forza: sposa tesi complottiste
come la bufala dell'uomo sulla luna e che di fatto la Nasa è
composta da un gruppo di bifolchi. L'elemento forse migliore è che
all'umanità non frega nulla dell'Universo ci piace vivere e morire
su questo f*****o pianeta. Punto. Quindi cinismo assoluto.
Punti deboli: Cooper che sà tutto e
impara tutto o asserisce di comprendere già tutto (ho scritto una
sorta di log-line per la brevitas e per non dover stare a
sottolineare tutti i punti) e poi spiegatemi il ruolo di Matt
Dammon...ma dai sù...e infine direi un'altra cosa sul plot. Ha così
tanta, ma tanta di quella roba che io in diversi punti non ho trovato
una logica che stesse alla base.
Ma io faccio parte per fortuna degli
ignoranti.
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