Titolo: Spy
Regia: Paul Feig
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
Susan Cooper, agente della CIA senza
licenza di uccidere, è relegata dietro alla scrivania da un machismo
duro a morire. Analista brillante, Susan 'teleguida' gli agenti su
campo da un ufficio underground infestato da ratti e pipistrelli.
Innamorata di Bradley Fine, agente charmant che abusa del
suo ascendente, Susan fatica a trovare il suo posto nel mondo.
Intelligente e competente, è minata da un'insicurezza atavica che
affonda le radici nella relazione materna. La morte improvvisa di
Fine, per mano della perfida Rayna Boyanov, boss in capi sinuosi
ossessionata dai suoi capelli e decisa a vendere un ordigno nucleare
a un pericoloso criminale, vince le sue resistenze. Ma la vita fuori
dal bureau si rivela presto vorticosa e complessa, a complicarla poi
intervengono un agente dimissionario dall'ego ipertrofico e un agente
'italiano' col vizio del palpeggiamento. Arruolata per monitorare
senza avvicinare il suo bersaglio, Susan finirà per confrontarsi con
Rayna in un casinò di Roma, innescando un'operazione che la vedrà
indiscussa protagonista sotto improbabili parrucche e deprezzanti
coperture.
Spy è una cazzatona col botto, uno di
quei film parodia sul genere spy-story che cercano di salvarsi in
corner con uno script furbo e che cerca di colpire lo spettatore con
una carica di umorismo a metà tra le gag americane e le slapstick
inglesi.
La trovata clamorosa che sembra essere
piaciuta di più è quella di aver piazzato una donnona corpulenta
come bond-girl, elemento che ho trovato spesso fuori luogo e quasi
per nulla irriverente, dal momento che non ho mai amato James Bond in
generale.
Ciò che invece non mi aspettavo dal
momento che Jude Law non ha mai fatto ridere in nessun film, è
Staham, che dalla sua espressività marmorea riesce, con un ruolo
davvero azzeccato, nella difficile impresa di far ridere il pubblico
con una buona dose di autoironia.
E' un film quello di Feig, regista che
rimane ancorato al genere con un passato nelle serie tv, davvero
molto lungo, preparato minuziosamente ma senza nessun colpo di scena.
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