Titolo: Pixels
Regia: Chris Columbus
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 2/5
La vita di Brenner è stata
condizionata da quando, nel 1982, è arrivato secondo ai campionati
mondiali di videogiochi. La registrazione di quell'evento fu mandata
nello spazio come parte di un esperimento della NASA e, a quanto
pare, qualcuno l'ha ricevuta. Una razza aliena ha visto i videogiochi
e pensato fossero uno strumento di addestramento per la guerra, ora,
dopo 33 anni sono arrivati sulla Terra con delle versioni reali di
quei videogame, pronti a sfidare i terrestri e, in caso di vittoria,
a distruggere il pianeta. Esercito e difesa possono poco contro
qualcosa che non conoscono, l'unica speranza dell'umanità è un
gruppo di ex ragazzi prodigio dei videogiochi ormai cresciuti, i
migliori in quel campo.
Columbus verrà sempre ricordato come
uno degli sceneggiatori più importanti per quanto concerne i cult
anni'80 tra cui GOONIES, PIRAMIDE DI PAURA e GREMLINS.
La sua passione per la regia, alternata
al talento come scrittore, lo ha reso celebre in tutto il mondo,
soprattutto al botteghino, puntando sui ragazzini ribelli e sognanti
in commedie dall'assicurato happy ending con un travolgente impatto
emotivo.
Pixels ribadisce lo stesso concetto
prendendo alcuni giovani-adulti con un passato da campioni di
videogiochi e un presente da nerd in una società che si è
completamente dimenticato di loro.
L'idea anche se irresistibilmente e
clamorosamente di un'idiozia senza eguali, poteva certamente essere
più accattivante (se fosse stata messa nelle mani di un Donner o
Levinson o Dante) risultando il target perfetto per bambini golosi di
effetti speciali e di alcune astute battute umoristiche oltre che
citare alcuni videogiochi e battute dei nerd nostalgici anni '80.
A tenere a galla la barca nonostante
una storia d'amore davvero inutile e fessacchiotta è il fuoriclasse
Peter Dinklage, il mio nano preferito assieme a Warwick Davis, che
riesce in tutti i ruoli a trovare sempre una sua connotazione ben
precisa.
Adam Sandler è un attore che detesto,
non riesco in nessun modo a farmelo piacere, con quella sua
espressione da pesce lesso che merita solo bastonate e che
inutilmente si ritaglia un ruolo da eroe.
Pixels piacerà a molti, ma a chi come
me cercava qualcosa che fosse leggermente più accattivante rimarrà
certamente deluso.
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