Titolo: Ex Machina
Regia: Alex Garland
Anno: 2014
Paese: Usa
Giudizio: 4/5
Tra tutti gli impiegati del grande
motore di ricerca per cui lavora, Caleb è stato scelto per il
prestigioso invito nella residenza del mitologico fondatore della
società e inventore dell'algoritmo di ricerca. Arrivato in una zona
a metà tra la magione irraggiungibile e il rifugio zen, Caleb
comprende di essere stato scelto da Nathan per un importante
esperimento. Da decenni infatti Nathan è al lavoro sulla costruzione
di un'intelligenza artificiale e Caleb deve testarla per capire se
abbia raggiunto o meno il suo obiettivo. Il modello attuale con cui
Caleb si confronta si chiama Ava, ha forma umanoide, pelle e
circuiti, ragiona ed è conscia del suo status. Dopo i primi giorni
Caleb comprende però che c'è qualcosa che non va, le frequenti
ubriacature del capo, i moltissimi luoghi della magione in cui non
può entrare e alcune strane confessioni di Ava compongono un mosaico
più inquietante di quel che non sembrasse all'inizio.
I motori di ricerca cominciano a fare
paura per la quantità infinita di informazioni. E se poi riuscissimo
a costruire un robot cosciente e affascinante, sarebbe opportuno
conferirgli gli stessi diritti di un essere umano oppure usarlo come
un oggetto e un automa schiavo della razza umana? Garland,
sceneggiatore con alle spalle alcuni ottimi esempi di script, porta
sullo schermo un thriller fantascientifico singolare ed elegante,
minimale e ambizioso, che seppur trattando alcuni argomenti tipici
del genere, come l'intelligenza artificiale e i robot, crea un
intricato complesso di elementi con diverse sottostorie e intrecci
che portando ad un finale intenso e struggente.
Il punto di forza e la chiave di volta
del film infatti non è solo la descrizione di Ava, ma la complessa
matrice umana che c'è dietro, le decisioni a cui non è possibile
tornare indietro e gli effetti che produrranno, la fragilità di
Nathan e il limite sottile con uno strato di follia e una
responsabilità stratificata per cui creare in laboratorio e solo un
esperimento da formattare a proprio piacimento.
Ex Machina pone molti quesiti, non
spiega troppo e lascia lo spettatore a ragionare e creare delle
risposte sui meccanismi e le scelte che i protagonisti prenderanno.
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