Titolo: Vendetta di un uomo tranquillo
Regia: Raul Arevalo
Paese: Spagna
Anno: 2017
Giudizio: 3/5
Il taciturno José frequenta il bar di
Ana, il cui marito Curro è in galera, e avvia una relazione con lei.
Quando il rapinatore esce, temiamo per la sorte degli amanti, ma la
situazione si ribalta rapidamente a causa di un passato – legato
proprio al colpo in gioielleria all’origine della detenzione –
che ci viene dischiuso oculatamente.
I revenge movie possono ancora stupire
questo è certo. Il potere della narrazione e le infinite trame
permettono spesso di trovarsi di fronte a film molto interessanti.
L'opera prima del giovane regista
spagnolo ha sicuramente il merito di avere una messa in scena molto
forte, un cast azzeccato e una realizzazione tecnicamente senza una
nota di demerito.
Il problema alla base è la trama che
seppur riesce a salvarsi con un finale che in fondo trattiene tutto
ciò che il film invece fino a quel momento ha esploso con forza e
deflagrazione.
Un noir duro e spietato come
ultimamente è la filmografia spagnola, che ci ha già consegnato
alcune ottime opere che nessuno si aspettava come Isla
minima, Unit
7, Toro,
etc
Ancora una volta la miccia che fa
esplodere la storia è una contesa d'amore, in cui è difficile
scrivere una critica su dove Arevalo non ha saputo in fondo mostrare
nulla di nuovo inserendo qualche elemento in più in un menage a
trois.
Sembra aver guardato troppe volte il
film di Refn senza averlo desaturato e reso hipster a dovere,
trovandoci di fronte ad un film selvaggio dove la solitudine spinge
le persone a fare atti indicibili e soprattutto a saper monitorare la
follia e renderla lucida per il momento clou.
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