Titolo: Revenant(2015)
Regia: Alejandro Gonzales Inarritu
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
La pellicola è ambientata nel XIX
secolo e narra la storia di Hugh Glass un cacciatore di pellicce che
viene sbranato da un orso. I suoi compagni decidono di lasciarlo
morire e di approfittare per derubarlo. Ma Hugh sopravvive e decide
di vendicarsi con gli uomini che lo hanno abbandonato e tradito.
The Revenant è un'esperienza così
intensa che capita raramente di trovarsi catapultati in un clima del
genere.
Un'avventura epica e totale in luoghi
sconosciuti e impervi, con una lavorazione difficilissima, maestranze
pronte a scappare, attori che sono dovuti più volte tornare in quei
posti e abbandonare altri progetti. Il film è stato girato in
Alberta, in Canada, utilizzando solo illuminazione naturale in
inverno (quindi con pochissimo tempo a disposizione) per poi
spostarsi in Argentina.
Molte persone sono state licenziate o
se ne sono andate e Inarritu conferma che parte della troupe ha
lasciato la pellicola: “Ma come regista, se riconosco un violino
fuori tono, devo toglierlo dall’orchestra".
Un autore che sta facendo sempre più
parlare di se e con una capacità e una diversità nel suo cinema
davvero sorprendente contando il precedente BIRDMAN che sondava il
marciume dietro le quinte dei teatri americani.
The Revenant mostra alcune scene
davvero originali che forse non vedremo mai più, come l'attacco
dell'orso, una battaglia intensa nell'inizio e Glass che precipita da
una rupe a cavallo.
E'un viaggio di redenzione, una caccia
all'uomo, un manuale di sopravvivenza, uno scontro tra civiltà. Con
una mdp sempre attaccata agli attori come se facesse a tutti gli
effetti parte del corpo, siamo veramente di fronte a un lauto
banchetto di virtuosismi e movimenti eleganti, contrapposti ad una
macchina da presa sempre presente ed invasiva quel che basta per
rimarcare la personalità dell’autore.
Coadiuvato da una fotografia immensa di
Emmanuel Lubezki, The Revenant è un'odissea disperata e tormentata,
condizionata da un senso di vendetta costantemente controbilanciato
da un tanfo di morte che aleggia attorno al protagonista, quasi
sempre agonizzante per le ferite infertegli da un orso e dalle
condizione atmosferiche.
Senza stare a parlare degli attori,
forse per la prima volta Di Caprio riesce ad essere se stesso senza
essere qualcun'altro, senza travestimenti e camaleontiche
prestazioni. Sinceramente non mi interessa nulla se sarà da oscar o
meno, dal momento che l'oscar è una statuetta che non significa
nulla.
The Revenant è un film che sembra
appartenere ad un'altra epoca, facendoti cogliere realmente le
sofferenze di quella tragica esperienza e di quel duro e doloroso
stile di vita.
Solo per questo il film merita quanto
di più gli si possa dare, contando sempre che la corona spetta al
suo creatore e a quanta difficoltà, tra location e tutto il resto,
ha avuto per portare a compimento la sua immortale opera.
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