Titolo: It stainds at the sands red
Regia: Colin Minihan
Anno: 2016
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Molly si ritrova persa nel deserto con
uno zombie che le dà la caccia. La situazione si complica quando la
ragazza si rende conto che il suo persecutore non ha l'esigenza di
fermarsi. Lui non si stanca mai.
Anni fa uscì un film di nome Fido dove i non morti venivano usati dagli umani grazie a dei guinzagli come servi per fare lavori di manovalanza. Dall'altra parte una fonte di ispirazione per il film potrebbe essere stata data dal recente Swiss Army Man per la tematica dell'amicizia umano- non morto.
Ad un tratto, nel primo film, avverrà
una ribellione contro i perbenisti aristocratici. Qui succede una
cosa analoga.
Il non morto segue la protagonista per
tutta la durata del film lungo un deserto per mangiarla fino a che i
due non diventeranno "amici". Sicuramente Minihan ha
coraggio a raccontare una storia che seppur facente parte del genere
horror, è articolato in maniera diversa, quasi un survivor movie,
dove vediamo alcune simpatiche scenette tra Molly e il suo
inseguitore per non farsi prendere e alcune svolte hanno un'ironia
drammatica di fondo.
Un film da un certo lato furbo, perchè
autoriale e indipendente, costato poco avendo il deserto come
location e due attori e pressochè nessun dialogo a parte i monologhi
della protagonista.
It stainds at the sands red, carino il
gioco di parole, è sicuramente uno dei film zombie più originali
degli ultimi tempi disponendo di una storia semplice quanto
funzionale.
Riesce ad essere insieme divertente, a
tratti drammatico e quasi patetico (contando che si empatizzerà
molto con lo zombie) per un primo atto e un finale che rimangono i
momenti migliori.