Titolo: Dog Soldiers
Regia: Neil Marschall
Anno: 2002
Paese: Gran Bretagna
Giudizio: 3/5
Durante un'esercitazione sulle
Highlands scozzesi, un gruppo di soldati con armi caricate a salve,
viene attaccato da un branco di lupi mannari. Aiutati da una ragazza
si rifugiano in una casa, pronti a trascorrere una lunga notte sotto
assedio.
Il sotto genere horror sulla
licantropia è sempre stato saccheggiato e razziato nel corso degli
anni da ieri a oggi con risultati altalenanti, ma con il merito di
aver dato vita ad uno dei mostri più affascinanti di sempre.
Unire un film di lupi mannari
all'action più esplosivo con una nota politica alla base e
un'invasione con conseguente assedio che mettesse militari contro le
bestie assetate mancava ancora all'appello e chi meglio di Marschall
poteva mandare avanti la macchina.
Un film che funziona su più piani che
non dimentica l'angoscia e la disperazione e il terrore dei soldati,
sfruttando sapientemente la suspance e mostrando pochissimo le
creature rese goffe e funzionali dallo scarso impiego di tecniche
digitali rimanendo più fedele alle creature di Joe Dante.
Marschall si è subito fatto notare dal
punto di vista tecnico per saper sfruttare molto bene il montaggio,
unire ironia e scene splatter/gore e non lesinare sul sangue e sulla
brutalità dei combattimenti
In più parlando della nuova corrente
del british horror, Marschall come per gli infetti di Boyle integra
le creature con tutti i canoni moderni con scene velocissime e
montaggio serrato, estremismi orientali e sparatorie gratuite.