Un veterano di guerra, rimasto muto dopo una grave ferita alle corde vocali, decide di proteggere due ragazzini messicani, finiti nel mirino delle spietate gang di narcotrafficanti della periferia di Washington.
La Lionsgate sta cadendo sempre più in
basso come ormai Jean-Claude Van Damme. Non ci volevo credere. Il
fantasma di se stesso, lento abbruttito e sfinito da un mascherone
che ormai ha deformato e trasfigurato quanto di normale poteva
rimanere. Brutto e impacciato nella vita come nel ruolo affidatogli
ovvero un vecchio soldato tormentato da una guerra in cui ha ucciso
per sbaglio un bambino, ha perso la voce e vive come un drogato
lavorando in un officina.
Dall'altra parte il film non dice
molto, crea la solita trama intorno ad un boss del narcotraffico in
una Washington ormai devastata dalla droga e dai cartelli. E' così
come sempre puoi scegliere se stare dalla parte dei cattivi e fare un
sacco di soldi per vivere poco, oppure studiare per diventare un
nessuno dal momento che vige la legge del più forte.
Un film davvero inutile, sconclusionato in cui il noto maestro di arti marziali non solo viene ridicolizzato ma mostra evidenti problemi a riuscire a stare in piedi e cercare di essere almeno un minimo decente. E poi la resa dei conti finale sembra fare peggio di quanto potesse con questa ridicola caccia ai due piccoli fratelli e due panette di eroina.
Un film davvero inutile, sconclusionato in cui il noto maestro di arti marziali non solo viene ridicolizzato ma mostra evidenti problemi a riuscire a stare in piedi e cercare di essere almeno un minimo decente. E poi la resa dei conti finale sembra fare peggio di quanto potesse con questa ridicola caccia ai due piccoli fratelli e due panette di eroina.
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