Titolo: Ant-Man
Regia: Peyton Reed
Anno: 2015
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Lo scassinatore Scott Lang accetta un
ultimo colpo, ma dentro la cassaforte anziché soldi trova una strana
tuta. Quando la indossa attiva un meccanismo di miniaturizzazione che
lo trasforma in un minuscolo guerriero. Contattato dal creatore della
tuta, lo scienziato Hank Pym, Scott si troverà di fronte alla
difficile decisione di diventare Ant-Man e salvare il mondo da un
pericolo mortale.
Ant Man nell'universo Marvel è una
scheggia minuscola, una commedia fresca e leggera che ama non
prendersi troppo sul serio (vista la natura dell'eroe) permettendosi,
nonostante tutto, un impianto ironico efficace. Muove alcuni tasselli
sulle trame e su ciò che succederà a partire da ipotetici sequel
fino a collegarsi a Captain
America-Civil War.
Il progetto creativo andatevelo a
vedere perchè è stato complesso e ha visto vari nomi alternarsi
alla sceneggiatura e all'idea sul minuscolo supereroe (ad esempio
Edgar Wright).
Purtroppo il plot è solo un pretesto e
serve a dare corda alla storia e non certo credibilità contando
quando è scontata. Paul Rudd come attore comico cerca di mettercela
tutta, la Lilly che dopo LOST non ha avuto modo di emergere conferma
le sue doti fisiche più che attoriali e infine Douglas conferma il
bisogno della Disney-Marvel di dover inserire alcuni attori di
successo all'interno dei suoi film.
Un film come dicevo divertente, con
molta azione che senza mai esagerare riesce a mostrare squarci di
fantascienza come le formiche giganti e altri piccoli dettagli che
Reed dopo otto anni di inattività sembra saper convogliare al posto
giusto. Visto il finale c'è da aspettarsi un sequel...
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