sabato 10 novembre 2018

Sweet Virginia


Titolo: Sweet Virginia
Regia: Jamie M.Dagg
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5

In una piccola cittadina dell'Alaska, un ex star del mondo del rodeo fa amicizia con un ragazzo. Non sa che è proprio lui il responsabile di un omicidio che ha scosso la comunità.

Sweet Virginia è un film con John Bernthal.
Parto citando il nome dell'attore, che di solito non faccio mai, perchè è lui l'epicentro della storia o meglio è colui che riesce a portarsi sulle spalle tutto il peso del film come ha dimostrato in altre pellicole dal momento che qui nonostante le buone intenzioni ci sono degli sbadigli importanti.
Un attore molto fisico, un fisic du role, ma anche un attore molto drammatico che ha saputo caratterizzare e dare spessore a personaggi che altri attori avrebbero interpretato alla solita maniera.
Siamo di nuovo in America, quella selvaggia, dove la giustizia è affar proprio e la vendetta personale o i killer spietati (contractors) si muovono all'interno di locali notturni uccidendo a sangue freddo.
Il secondo film di M.Dagg, pur senza trovarci di fronte a niente di impressionante e suggestivo, ha comunque dei lati essenziali che danno prova di come nell'intricata matassa narrativa, la vicenda procede per frammenti diegetici, mostrando diversi personaggi e diverse storie in un'alternanza che non convince sempre ma che alla fine funziona.
Una violenza senza fine, quasi misteriosa e nascosta o taciuta, in cui non tutto riesce a quadrare perfettamente, dimostrando la volontà, ma non la completa riuscita di un noir di stampo indie che cerca di procedere per accumulo e finire con un climax finale di violenza e di scontro a fuoco tra due personaggi che seppur sulla carta sembrino molto distanti, in realtà hanno diversi fattori in comune e la loro battaglia dipende anche da questo.



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