Titolo: Angel of anywhere
Regia: James Kicklighter
Anno: 2017
Paese: Usa
Giudizio: 3/5
Uno spogliarellista empatico interpreta
il terapeuta tra i numerosi clienti e collaboratori che frequentano
il famoso Anywhere Bar.
Un corto eclettico e colorato quello di
Kicklighter, giovane cineasta indie americano, che sembra strizzare
l'occhio ad Araki per questa piccola e intensa storia queer dove Axel
Roldos, Angel, diventa il vero perno della discoteca, quasi un
magnete che attira dee jay, donne, uomini, esplorando assieme a loro
la profondità di alcuni temi molto umani come l'amore, la fedeltà e
il rapporto coniugale.
Angel ha quel modo di fare che colpisce
tutti in un modo o nell'altro probabilmente perchè dietro quei
muscoli c'è anche un cervello. Con un climax finale abbastanza
prevedibile ma intenso e con una metafora che la dice più lunga di
quel che sembra, dimostrando come in 16' si riesca a concentrare ed
esplorare le insicurezze umane senza essere mai grottesco o
esagerando nei toni, il regista dimostra di saper realizzare un bel
corto, per nulla banale, ma intensificato da un gioco sui sessi
divertente e maturo.
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