Titolo: Stung
Regia: Benni Diez
Anno: 2015
Paese: Germania
Giudizio: 3/5
Per due addetti al catering, Paul e
Julia, l'elegante festa in giardino della signora Perch, nella sua
remota villa di campagna, non è nulla di straordinario. Un
contrattempo con un tossico fertilizzante per le piante apre le porte
ai commensali più sgraditi: delle vespe giganti assassine.
Stung è una piacevolissima opera prima, un horror fluido, ritmato e citazionista.
Un omaggio, verrebbe da dire, se non
altro per tutta la mole di citazioni cinematografiche e omaggi che
fagocita dall'inizio alla fine del film.
Con un budget modesto, una
co-produzione e tanto amore per gli effetti speciali, Diez, cerca di
alimentare il film più che può, con una brevissima semina e poi
subito una festa con la mattanza e tanto body-horror.
Ironico, per certi versi
prevedibilissimo, con una storia d'amore vacillante e canonica, il
film entrerà di sicuro nell'universo dei tanti film dimenticati, con
una spiacevolissima distribuzione, pubblicizzato solo dai tanti
blogger che scrivono di cinema.
Diciamo che rispetto alla mole di film
di genere che escono tutti gli anni, le api assassine e giganti, sono
un diversivo niente male, che alza sicuramente il livello rispetto ad
altri prodotti confezionati e ridicoli e almeno se non
ingegnosissimo, ha un buon ritmo e non mancano le scene turbolente.
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