Siamo negli anni 60, tempo di sperimentazioni tecniche e soprattutto mediche. Un folle dottore ha inventato un assurdo macchinario per rimuovere le cisti. I finanziatori gli stanno col fiato sul collo pretendendo risultati, ma il marchingegno non funziona come dovrebbe. Una volta azionato infatti, il raggio dà vita a un'enorme cisti mutante.
Cyst fatta eccezione per una tavola calda, è ambientato tutto in un ambulatorio.
Un b movie che omaggia gli anni 60, i macchinari ignoranti di una volta, ma soprattutto gli effetti speciali artigianali. Questi sono alcuni degli ingredienti della formula adottata da Russell assieme a tanta ironia e scene trash per riuscire a dire la sua con questo piccolo indie autoriale fresco e tutto sommato in grado di regalare quel qualcosa in più legato al monster movie, ad una strana attinenza col body horror e regalando quello splatter divertente di cui abbiamo sempre bisogno.
Cyst senza mai prendersi troppo sul serio, in fondo di cose da dire nel suo piccolo ne ha molte, legate anche ad un bisogno da parte della scienza, in questo caso del dottore, di osare e sperimentare a costo di buttarla tutta in vacca.
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