sabato 22 novembre 2025

Sinners


Titolo: Sinners
Regia: Ryan Coogler
Anno: 2025
Paese: Usa
Giudizio: 4/5

Smoke e Stack sono due fratelli che pur di lasciare il Mississippi hanno affrontato le trincee europee della Grande Guerra e hanno cercato di farsi strada nella malavita di Chicago. Tornati nella regione natia con un discreto bottino e con abbondanti alcolici, comprano da un uomo - sospettato di far parte del klan - un edificio che vogliono trasformare in un locale di musica e gioco per la popolazione nera della zona. Si affidano al cugino Sammie, un prodigio con la chitarra, inoltre reclutano il musicista Delta Slim e trovano l'aiuto anche di alcuni immigrati cinesi. La festa notturna innesca una gioia contagiosa, ma presto si avvicinano tre bianchi che chiedono di poter entrare in modo molto insistente. Sarà presto chiaro che i tre non sono quello che sembrano...
 
Sinners è stata una piacevole sorpresa. Un film che parla di tante cose e anche di vampiri. Leggende, folklore, usanze, processi culturali, proibizionismo, legami affettivi, la comunità nera e poi la criminalità in mano a due fratelli che si sono fatti da soli e che vogliono diventare i padroni della loro crescita e del loro cambiamento per loro e per la società di cui fanno parte.
I vampiri arrivano e lo fanno bene e in maniera mai casuale ma sinceramente originale e d'effetto. Capitanati da un ritrovato Jack O'Connell che da una sua caratterizzazione del vampiro molto in sintonia con la musica, con il blues, con alcuni racconti di Joe R.Lansdale e molto altro ancora.
Un personaggio ambiguo e con una storia che meriterebbe di essere approfondita. Ma un film di neri con i vampiri quanto mancava? E soprattutto con un risultato così importante e ambizioso anche per un regista che non mi è mai piaciuto a parte il suo esordio FRUITVALE STATION ma che ha sempre girato progetti non suoi dove si cimentava solo come mestierante prendendo ordini quando invece diventa significativo che nelle sue due opere maggiori dimostra coraggio e una sua politica d'autore. Chi sono allora i peccatori e che effetto può fare la musica e soprattutto cosa e chi può evocare? Proprio i dannati musicisti black dell’America anni Trenta secondo antiche credenze, direttamente filiate dalle ancestrali discendenze africane, possono infrangere tramite le infuocate tonalità del blues gli steccati fra vita e morte, fra aldilà e aldiquà, fra passato e presente. La forza esoterica della musica, del resto, non attiene soltanto all’ambito africano.

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